2005-01-09

 
The brown bough.
Non so quanto pesassi questa mattina. Peraltro, ho dormito poco: abbiamo finito di suonare dopo mezzanotte e alle cinque mi sono dovuto alzare per accompagnare mio fratello a Napoli con il furgone.
Sono afono. L'altra sera, rientrando dalla pizzeria, devo aver preso freddo alla gola e adesso parlo a fatica.
Produco ugualmente dei suoni, però.
Mi sa che è colpa del pranzo: fetta di tiella con scarola, tortino con scarola e pinoli, palla di pasta fritta, birra; il tutto consumato sulla spiaggia di Serapo. Per darvi un'idea delle dimensioni che ha assunto il fenomeno, quando questa sera siamo arrivati sotto casa dei nostri genitori, l'Arbre Magique del furgone è sceso ed è andato in un bar ad ubriacarsi.
La sessione odierna, giunta al ritorno dalla trasferta partenopea, ha prodotto un estruso gibboso e molle, derivato metabolico del panino con hambuger e melanzane di ieri sera (volevo tenermi leggero, prima del concerto). Detto derivato metabolico, era di colore marrone chiaro e diffondeva tutt'intorno a sé un olezzo filiforme, ma maligno, che si confondeva col lezzo dei miei provatissimi calzettoni di spugna.
La variazione del fuzzy-peso-Goldberg era di soli due etti, da 70,9 Kg a 70,7, anche se a occhio si sarebbe detto di più.

E con questo, è tutto.
Defecatio, nella sua forma corrente, nasceva il 9 gennaio dello scorso anno, dodici mesi e quindici chili or sono. Ci ha fatto compagnia nel corso del 2004 e mi ha aiutato a vincere la battaglia contro il peso superfluo, ma adesso è bene che termini prima di diventare ripetitivo.

Ci sono due opere a cui mi sono ispirato, nella redazione di questo blog: La terra desolata e il Diario Vitt. Della prima, mi interessava il richiamo costante ai riti della fertilità; del secondo, ho cercato di emulare la capacità inventiva e l'umorismo di grana grossa, troppo bonario per risultare volgare.
Non so se ci sono riuscito, ma sicuramente ho vinto la sfida che mi ero posto: scrivere per un anno intero a proposito delle mie deiezioni, senza utilizzare mai termini volgari (se non nelle citazioni di brani altrui) e soprattutto senza scrivere mai, per nessun motivo, la parola "merda".

Dice: Ma così l'hai scritta...
Cazzo, è vero!
Dice: E hai detto anche una parolaccia.
Ma vaff...
Dice: Fermati, prima di dirne un'altra.
Cosa vuoi che importi, a questo punto.. Ma tu guarda un po' che sfiga!...
Dice: Modifica il testo, prima di pubblicarlo.
Non posso, l'ho già mandato in lista.
Dice: Esiste una mailing-list di defecatio?
Certo che sì: i miei Filthy Few.
Dice: Tipo: "We few, we filthy few"?
Quella era l'idea.
Dice: Senti, a proposito di ispirazioni letterarie, ma cos'è 'sta storia che Defecatio è ispirato alla Terra desolata?
Perché, non te n'eri accorto?
Dice: Be', veramente...
Cioè, vuoi dire che non lo definiresti un: "poema di morte e rinascita, aridità e ristoro"? Traslato simbolicamente sul piano metabolico, ma c'è tutto: il peso in più è la morte, dimagrire è la rinascita; l'aridità è simboleggiata dalla stipsi, il ristoro, dalla descrizione dei pranzi...
Dice: Non voglio sapere cosa simboleggi il sacro Graal...
Eliot si è ispirato al libro della Weston? Io mi sono ispirato a quello di Arnott: sempre di uno studio antropologico si tratta.
Dice: Senti, ormai la storia del non dire parolacce è finita e te lo posso dire: me pare 'na cazzata.
Ma perche? Guarda, c'ho messo anche una citazione da Tristano e Isotta, cosa vuoi di più?
Dice: Una carbonara, da Sergio.
Va bene, andiamo.


2005-01-08

 
Il pappone del Rock and roll.
Ieri sera sono stato a cena con i miei soci. L'idea iniziale era di andare dal kebabbaro, ma Sandro non stava granché bene dopo una settimana di vacanza, così siamo andati a mangiare una pizza alla Garbatella, e a quel punto, i filetti di baccalà sono stati inevitabili.
Non so per voi, ma per me è duro.
Ho passato la mattinata in giro a cercare degli abiti di scena per il concerto di questa sera; ho rimediato: giacca in seta Pierre Cardin (via Sannio, 12 €); camicia seta bianca virata giallo (MAS, 6 €); pantaloni finto fresco di lana (MAS, 15 € + 6 € per lavori di sartoria). Le scarpe non sono riuscito a trovarle, così dovrò usare quelle buone, di Campanile. Speriamo non se ne accorga nessuno.
Non so per voi, ma per me è molto duro.
La sessione odierna arriva poco dopo pranzo e produce un malloppone introverso di colore nocciola scuro. La consistenza del malloppo è pastosa pura, e il suo olezzo è arabescato molto persistente. Il mio fuzzy-peso-Goldberg (per quello che può valere, a questo punto), si sveglia a 71,2 Kg, scende a 70,5 prima del sacrificio alla dea Cloacina e cala di tre etti a seguito della cerimonia.

Vi interessa sapere di cosa parlava oggi il livre? È presto detto:

«Sia l'orina che gli escrementi umani sono stati utilizzati come rimedi medici contro alcune malattie. Agli itterici si raccomandava di mangiare della cacca seccata e polverizzata di un ragazzo che aveva mangiato pane e fagioli [...] L'angina era curata con cataplasmi composti dagli escrementi di un cane dal pelo bianco e di un essere umano, miscelati in un amalgama con della liquirizia. [...] Escrescenze cancerogene, invece, erano sovente trattate con l'applicazione di una poltiglia composta di cacca umana, trementina, tabacco e polpa seccata di mela selvatica. Polvere di escrementi umani fatti opportunamente seccare serviva per la cataratta; mentre in India e in Messico, a chi era morso da un serpente velenoso, si consigliava di mangiare della cacca d'uomo.»
Per voi non lo so, ma per me è duro.

2005-01-07

 
Prosciutto di pesce spada!
Ieri sera, affrontando il traffico delle grandi occasioni (befana + derby), sono andato a cena dal mio amico Luca (quello del furgone, cfr. Defecatio del 07/10). È stata una serata tranquilla, ma piacevole, caratterizzata dai racconti di un amico del padrone di casa e dal fatto che io sia riuscito a mantenermi sobrio e presente a me stesso fino al momento di andare via.
Questa mattina, il mio fuzzy-peso-Goldberg risentiva degli abusi di insalata russa e nachos, portandosi a 70,7 chilogrammi, ma bastavano 39 Km sulla tratta nord della pista ciclabile per ricondurlo a valori pneumatici: 70,0 Kg al rientro e 69,8 finali.
Fra le due rilevazioni, come i lettori più attenti avranno certamente capito, si è verificato un trasferimento di fondi dal Monte dei Paschi di Schiena al Credito Ceramico. La valuta utilizzata per il trasferimento è stata l'Estruso, più precisamente, una banconota da 150 grammi e 50 grammi in moneta. La divisa era marrone e il potere di acquisto pastoso denso. A séguito del trasferimento, piazza Affare è stata invasa da un olezzo virale molto persistente.
Malgrado la relativa stabilità delle brown chips, continua il periodo nero della SolFree, il cui rating si attesta oggi al 14,68%.

2005-01-06

 
La posta del colon.
Una lettrice di Brindisi, che si firma "Stupefatta", mi chiede se posseggo un libro di citazioni o se veramente ho letto tutti i libri di cui riporto brani o singole frasi.
Cara Stupefatta, la risposta è: no, non posseggo un libro di citazioni; i libri li ho letti tutti. Leggo da quando ero piccolo: per un lungo periodo di tempo, leggere è stato l'unico lusso che potessi permettermi. I miei amici andavano in discoteca a rimorchiare, io restavo a casa a leggere. I miei amici andavano al mare a rimorchiare, io andavo al mare con loro, ma mi portavo un libro e leggevo. I miei amici si inventavano uno sciopero per non entrare a scuola e andavano a pomiciare nei parchi pubblici, io entravo e pretendevo che i professori si guadagnassero lo stipendio.
Ai tempi del liceo, questo atteggiamento mi ha reso un personaggio inviso tanto ai compagni di classe che al corpo docente, ma oggi, a più di venti anni di distanza, mi permette di sfoggiare una cultura che spazia da Pupo biondo a Principi di calcolo infintesimale di René Guénon.
Sono belle soddisfazioni, non c'è che dire.
Al contrario, la produzione odierna (pomeridiana) non suscita in me alcun appagamento. Simile a un dolcetto viennese di consistenza granulosa, essa indossava un completo di colore marrone chiaro e promanava un olezzo monello poco persistente. Il mio fuzzy-peso-Goldberg, al risveglio, era di 70 chilogrammi netti e si impoveriva, a séguito della vendita del dolcetto, di soli 100 grammi.

La mia percentuale di successo a Solitario annaspa disperata intorno al 14,64%.


2005-01-05

 
Dalla Aftonstund allo Yxnäs.
Questa mattina mi sono dovuto svegliare presto per andare all'Ikea.
Il mio fuzzy-peso-Goldberg si è alzato con me, e valeva 69,8 chilogrammi, mentre i miei ritmi circadiani sono rimasti a poltrire fin quasi all'ora di cena. Quando finalmente si sono svegliati (giusto in tempo per consentirmi di arrivare in orario alle prove con i Capone), hanno modulato un lungo serpe marrone con pennacchio finale, la cui consistenza si dimostrava pastosa lubrica malgrado la prolungata permanenza in magazzino. L'olezzo promanato del serpe era muffato, ma flebile. La sua dipartita ha causato una variazione della mia massa gravitazionale pari a trecento grammi.

Dice: Tutto qui?
Cosa pretendi, da uno che si è dovuto svegliare presto per andare all'Ikea? E comunque, non eri in Norvegia?
Dice: Sì, ma ci tenevo a rientrare per la fine di Defecatio.
Un pensiero molto carino, da parte tua; adesso però dimmi la verità: perché sei tornato?
Dice: La francese mi ha buttato fuori.
Questo mi sembra più probabile. E come mai?
Dice: La prossima settimana torna a Bergen l'italiano che ha accalappiato e lei vuole dare il tempo alle ferite di rimarginarsi.
E le basterà una sola settimana per dimenticarsi di te?
Dice: No, ma in sette giorni i segni delle frustate dovrebbero andare via.


2005-01-04

 
Il mistero del braccio sulla spalla.
Se vi raccontassi quello che mi è successo oggi, anche i più boccaloni di voi, emulando il personaggio della nota barzelletta, probabilmente mi direbbero: "Scusa, ti posso mettere una mano sulla spalla?". Più facile, in vece, che crediate ai risvolti fecali di questa giornata, cominciata con un frettoloso risveglio (era in arrivo il tifone Teresa) e caratterizzata da un conseguente fermo biologico dello stabilimento, che si è protratto fino a dopo l'ora di cena.
È stato solo intorno alle 21:45 che ho ritrovato le mie motivazioni, ma la sessione produttiva che ne è seguita sarebbe stata decisamente deludente, se non fosse stato per Federico. Il gibboso malloppo prodotto, infatti, aveva colore marrone scuro e consistenza pastosa lubrica; la sua massa, era ampiamente nella media europea.
Ma l'afrore no.
L'olezzo del pezzo era caldo e morbido come un pile Patagonia, ed altrettanto duraturo. Merito di Ciccio, dicevo, che per Natale mi ha regalato un barattolo di confettura di cipolle di Tropea; l'ho assaggiata per la prima volta ieri sera, e i benefici effetti non hanno tardato a manifestarsi.
Mi chiedo solo se non sia classificabile come doping.

Il mio fuzzy-peso-Goldberg al risveglio, mi pare che fosse di 70,5 chilogrammi.


2005-01-03

 
Siamo nella MDMA.
Mi chiedo cosa stia succedendo alla gente. Non so se l'abbiate notato anche voi, ma andando in giro questi giorni, ho avuto l'impressione che molte persone siano ancora sotto gli effetti della metilendiossimetamina assunta a i veglioni. Che ne è della vecchia, cara competitività? Che fine ha fatto il naturale desiderio dell'uomo di affermarsi suoi propri simili - umiliandoli, se possibile?
Mi spiego meglio.
Ieri mattina, mentre ero a passeggio in bicicletta lungo gli argini del Tevere, sono passato a bola de fuego fra due coppie di ciclisti tutti tecnici, con tanto di casco e scarpette con aggancio al pedale (io ero vestito normalmente). Non è una cosa particolarmente carina da fare, e di solito sfocia in sfide tanto lunghe quanto cardiologicamente perigliose (cfr. Defecatio del 17/7 e del 5/10), ma ieri non è successo nulla: mi sono trovato a pedalare da solo come lo scemo che sono, mentre i quattro mantenevano i loro 20 Km/h di media, per niente desiderosi di vendicare l'affronto subìto.
Questo pomeriggio, stessa storia, ma in moto.
Rientravo da un giro gastronomotociclistico dalle parti del monte Guadagnolo e, poco dopo Capranica, mi sono trovato davanti un tipo in sella a una BMW R1100S. Ho subdolamente lasciato che la povera vittima dell'after-market facesse da battistrada nel tratto in ombra, dove c'era rischio di trovare punti ghiacciati, ma quando siamo arrivati alla prima curva sul fianco solatìo, l'ho sorpassato all'interno. Avessi fatto la stessa cosa a Maurizio o a Federico, non sarei qui a parlarne; il centauro dell'elica, invece, è sembrato quasi contento che mi fossi levato dalle scatole.
Che dire? Nulla: riporto i dati della scheda produzione...
Colore: marrone chiaro
Consistenza: pastosa con inclusi lenticolari
Odore: svagato
Sforzo: prolungato
Massa: 500 g
...e sogno isole lontane con la citazione dal livre
«Nelle Isole Salomone, per antica tradizione, la defecazione era un rito giornaliero che coinvolgeva l'intero villaggio. Primi ad entrare in mare erano gli uomini, seguiti dopo qualche istante dalle donne. In certe isole del Pacifico meridionale, gli uomini defecano in gruppo, una volta tornati con le loro barche dalla pesca. Le feci costituiscono un'ottima esca e sovente servono a catturare quel che basta per un bel pranzo.»

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