2004-04-30

 
Ciò che resta del giorno.
Non capisco: si sono persi per strada? Va bene che oggi è venerdì e i miei circadiani sono stati stravolti dal ciclone Teresa (la donna di[s]servizio), ma arrivare quasi alle otto di sera improduttivi è avvilente.
E fosse solo un problema di orario!
Mercoledì rigatoni con coda alla vaccinara, ieri fettuccine al cinghiale con broccolo ripassato e oggi tutto quello che riesco a produrre è 'sto miserabile Ciocorì? Finché ero a dieta stretta potevo tollerare una simile penuria, ma in questo clima di laissez-faire, laissez manger, che giustificazione ho?
Comunque.
La scheda prodotto (da leggere con tono falsamente distaccato) è la seguente: colore marrone cupo; aspetto bugnato; quantità scarsa; olfattivo assente (singhiozzo).
Il mio fuzzy-peso, a quest'ora, non ha grosso senso rilevarlo.

Dice: OK, adesso basta lamentarti e riferisci del livre.
Eh, amici, purtroppo no: io il livre lo livro la mattina; dopo pranzo il mio passatempo per i turni di produzione è il solitario "Backer's game" all'interno del programma SolFree della Smallware (e anche lì non è che le cose vadano granché: la mia media è scesa sotto il 15%...).


2004-04-29

 
C'e' coda e coda.
Ieri sono andato a farmi un giro in moto con un amico e, arrivati a Tolfa, abbiamo scoperto che il ristorante sotto la piazza del paese ha cambiato gestione. Ero affezionato ai vecchi proprietari (sembravano usciti da una poesia di Pascoli), ma credo che non ci metterò molto a provare un'affezione simile anche per i nuovi: i rigatoni con la coda alla vaccinara saranno nei miei sogni per molti mesi ancora, e così pure le tagliatelle alla lepre.
Nulla di tutto ciò, comunque, si ritrova nella produzione odierna, che sembra piuttosto risentire delle mezze maniche con cicoria del pranzo di martedi: consistenza fibrosa; colore marrone con venautre verdastre; quantità discreta; olezzo di prestigio: sembra, ma non è.
La bilancia ha valutato il mio fuzzy-peso in 73,9 Kg.

Pare che la prima moglie di Chinaglia, da lui conosciuta a Napoli, si chiamasse Connie Eruzione.


2004-04-28

 
Relata refero.
Disbrigo rapidamente la redazione del rapporto di produzione odierno, così poi vi racconto una cosa.
L'estruso presentava le seguenti, inequivocabili, caratteristiche: colore nocciola luminoso; assenza di inclusi; quantità media; afrore smargiasso; consistenza variabile dal solido al liquido, di notevole impatto visivo.
Il mio fuzzy-peso, scende a 74,0 Kg.
Orbene.
Non so se vi ricordate del mio amico che, si era presentato alla trattoria "Miranda" con una bottiglia di Cesanese (cfr. Defecatio 25/3 ). Il suo nome è Maurizio, e fra le sue molteplici attività c'è quella di fotografo degli ultras della Lazio. Maurizio era presente anche alla cena di ieri sera, e anche ieri sera io ero seduto accanto a lui. Inevitabilmente, gli ho parlato del livre e del brano che avevo letto la mattina, sui due viali dedicati a Re Cecconi e Di Bartolomei; Maurizio, allora, mi ha raccontato perché un «sindaco diessino e juventino» ha dedicato un viale a un giocatore della Lazio.

Pare che Veltroni, noto tifoso della Juventus, si sia presentato alla festa per lo scudetto della Roma con una sciarpetta giallorossa. Gli ultras laziali, che in quel periodo dovevano essere già nervosetti di loro, non hanno preso tanto bene la cosa e da quel momento, con lodevole caparbietà, a ogni partita hanno esposto uno striscione recante la dicitura: "Veltroni leccaculo". Il Primo Cittadino per un po' ha ignorato l'affronto, poi, a novembre dello scorso anno, qualche giorno prima della cerimonia a villa Lais, ha convocato il "direttivo" degli ultras in Campidoglio e gli ha fatto presente (credo in maniera non proprio benevola), che a séguito della dedica si apettava la rimozione dello striscione.

Avrei chiesto altri dettagli a Maurizio, ma dopo avermi raccontato questa cosa ha tirato fuori da sotto al tavolo una bottiglia di Chardonnay incartata in fogli di giornale e la nostra conversazione si è spostata inevitabilmente su altri argomenti.


2004-04-27

 
Supplì-zio.
Ieri sera, sono stato a cena in pizzeria, per festeggiare il compleanno di Roberto. Con la pizza sono stato bravo (pomodoro e acciughe, senza mozzarella), mi hanno fregato gli antipasti. E già, perché il locale in cui siamo stati, pare sia rinomato per il vasto assortimento di supplì: vanno dal tipo con ricotta e spinaci a quelli con i frutti di mare, e per quanto abbia cercato di non eccedere, il mio organismo si trova oggi a dover metabolizzare: un supplì con ricotta e spinaci (buono), uno con frutti di mare ('nzomma...), un fiore di zucca fritto, una fetta di bruschetta, una fetta di dolce, due boccali di birra e un amaro. Siccome nella vita le cose belle si pagano tutte, stanotte mi sono sognato una versione cupa de Le chants de Maldoror e quando mi sono svegliato, ancora disteso nel letto, ho dovuto fare un'imitazione dei distributori di acqua da ufficio, attaccandomi a una bottiglia di acqua Panna (l'acqua ruttarella è finita, non sono ancora andato a fare la spesa).

Nella produzione odierna si ravvisavano ancora tracce del mais della cena di domenica, ma la consistenza era significativamente aumentata; non molta la quantità; colore nocciola carico; odore acre, ma facile alla dissipazione.
Il mio fuzzy-peso (indovinate un po'?) è salito a 74,9 Kg.

«Bisogna aspettare ventisei anni e otto mesi prima che Roma si ricordi di nuovo di Re Cecconi. Succede il 7 novembre 2003, antivigilia di un derby. Un sindaco diessino e juventino dedica le strade di un parco pubblico a due calciatori della Lazio e della Roma. Viale Luciano Re Cecconi e viale Agostino Di Bartolomei si incrociano dentro villa Lais [...]»
Questa cosa ricordatevela, ché domani ne riparliamo...

2004-04-26

 
"Legittima difesa putativa".
Stante che non sono ancora andato a fare la spesa, per accompagnare l'hamburger, ieri sera, ho dovuto utilizzare del mais in scatola. Prima di fare ciò, ne ho verificato l'apporto calorico e ho scoperto con piacere che 100 g. dell'alimento in questione forniscono solo 72 kcal., contro (faccio un esempio) le 350 kcal. prodotte da un'uguale quantità di Pennette Rigate Barilla. Sul momento non ho fatto alcuna considerazione al riguardo, ma poi, mentre facevo la mia solita passeggiata serale, mi è capitato di ripensare alle gare che facevamo quando, giovani e scellerati, andavamo a Ponza con la barca di Andrea.
E infatti.
Stamattina la seduta cominciava sotto i migliori auspici: in primo luogo, avevo la stanza piastrellata tutta per me, essendo la mia padrona di casa ancora a Milano; il secondo luogo, non avendo dovuto attendere il termine delle di lei abluzioni, ero in anticipo di circa un'ora rispetto al solito e così i raggi del sole, ancora basso sui tetti delle case di fronte, entravano dritti dalla finestra, circonfondendo di una luce mistica la mia postazione di lavoro.
E infatti.
Jack the dripper (quantunque la mia tavolozza comprenda colori più caldi della sua) sarebbe stato orgoglioso di me: consistenza prossima allo zero; quantità per definizione indefinibile (cfr. Defecatio del 22/04); olezzo acre, ma impermanente; colore marrone con sfumature rossastre e rosata di pallini gialli che nemmeno una lupara.
Il mio fuzzy-peso oggi era veramente fuzzy e oscillava fra 74,0 e 73,9 Kg.

Oggi l'argomento del Livre era il 18 gennaio 1977.


2004-04-25

 
Anche la mèta è vicina.
La notizia del giorno è che il mio fuzzy-peso è sceso a 73, 9 Kg. Non me lo sarei mai aspettato, stante che ieri, dopo 50' di corsa pomeridiana, risultava di 74,3 Kg.
E sì' che produzione odierna non brillava certo per originalità: colore che lentamente sta tornando al marrone chiaro; consistenza buona; quantità media; odore cerimonioso.
D'altro canto, il frigo rimane vuoto (reintegrati solo i generi di prima necessità: latte, caffè, macinato) e l'assunzione di nutritivi è giocoforza ridotta. Adesso tutto sta a non andare a cena con i miei soci, approfittando del fatto che la mia padrona di casa è a Milano per lavoro...

A Luciano Re Cecconi piaceva correre.

«Anche in campo. Una volta negli spogliatoi dell'Olimpico hanno dovuto portare una bombola d'ossigeno per Romeo Benetti, in crisi respiratoria. "È colpa tua", gli ha detto il medico della Lazio, il dottor Ziaco.»

2004-04-24

 
La fine è vicina.
No, non la fine del mondo, ma la fine delle scorte alimentari in casa: tocca andare a fare la spesa, non posso andare a mangiare da Sergio due volte al giorno.
Ieri, a pranzo, ho preparato la crema di cipolle e tonno (cfr. Defecatio dell'8/2/04) e l'ho utilizzata come condimento per la pasta; a cena, invece, bistecca con cicoria ripassata e assaggio di carbonara. La macchina di Turing del mio metabolismo ha elaborato l'input durante la notte e ha poc'anzi fornito il relativo output: quantità discreta; colore marrone stemperato in verde cicoria; consistenza alta; odore pallido.
Il mio fuzzy-peso è leggermente aumentato: 75,1 Kg.: il pane di Sergio non perdona...

Garlaschelli nasce a Vidigulfo nel 1950 e arriva a Roma nel 1972...

«Andavo al night, al Jackie O' o al Number One. Anche Chinaglia era uno che la notte gli piaceva viverla. Ma fino a mercoledì. Io invece rinunciavo a uscire solo il sabato prima della partita. Maestrelli mi capiva, riusciva a gestirmi. Io sapevo che potevo dirgli: "Mister, mi scusi, ma oggi non ce la faccio a correre. Ieri sera sono andato a mignotte". E lui: "Vabbe', fai almeno la mossa, fai due giri di campo e poi esci".»

2004-04-23

 
Casual day.
Sveglia alle 7:00 e rapido espletamento attività mattutine, ché alle 20:45 la "mia casa che non è mia" sarebbe stata allietata dall'arrivo della donna di[s]servizio.
La seduta odierna, malgrado le premesse, si è rivelata tutto sommato positiva: le mie argomentazioni stanno riprendendo corpo, anche se il colore si mantiene su toni scuri e la quantità risulta in calo. Sinusoidale ma persistente, l'olezzo che ho lasciato a presidiare l'avamposto, come cadeau olfattivo per l'importuna creatura.
Il mio fuzzy-peso mi aspettavo che aumentasse (ieri ho mangiato fuori sia a pranzo che a cena, e in serata c'è scappata anche una birretta...), invece è calato a 74,7 Kg.
Non mi lamento.

Niente livre, per oggi. Sono già fuori casa.


2004-04-22

 
L'ussaro nel frigo.
Sto meditando un nuovo principio di indeterminazione, che associa, inversamente, la possibilità di definire la massa di un estruso e la consistenza dell'estruso medesimo.
E sì che ieri la mia alimentazione è stata quasi monotona: replay di "Ricciutelle" Delverde e passato di verdure a pranzo, hamburger e insalata la sera. A cosa posso attribuire la colpa dell'alluvione odierna? Al mezzo bicchiere di Chardonnay bevuto a cena? Non credo. Più probabile che la carne dell'hamburger fosse un po' arrivata, il che spiegherebbe anche quel bizzarro odore, tipo mutanda di ussaro, stagnante nel frigo...
Comunque.
Premesso che la suddetta legge di indeterminazione mi impedisce di definire con precisione la quantità di materia prodotta oggi, posso con certezza definirne la consistenza come assente, il colore come marrone scuro e l'olezzo come spiritico.
Il mio fuzzy-peso, questo ve lo dò per certo, è sceso a 75 chilogrammi netti.

Credo che il derby Lazio-Totti, ieri, sia finito in pareggio, ma non posso fornire dati certi nemmeno in questo caso, dacché nel frattempo io mi stavo comprando una nuova chitarra e sai che me ne frega di venti milionari che si litigano un pallone da cinquanta euro col solo scopo di tirarlo a un altro milionario (che peraltro sembra non gradire l'omaggio...).


2004-04-21

 
Jesus jogging.
Ieri sera, cena da Sergio con Paolo e Marina. Morigerato nel cibo (solita bistecca con cicoria ripassata), mi sono lasciato un po' andare con il vino rosso e con il pane. Risultato: stamattina mi sono svegliato alle cinque e mezza e mi sono finito una bottiglia di acqua ruttarella.
La produzione che è seguìta, non è stata particolarmente soddisfacente: consistenza buona (dopo il calo di ieri); colore marrone scuro; olezzo scolastico; quantità scarsa.
Il mio fuzzy-peso risultava in salita: 75,7 Kg., quindi ho deciso di andare a correre.
"Faccio una cosa leggera." ho pensato, e come sempre avviene in questi casi, mi sono massacrato. Arrivato all'isola Tiberina, ho imboccato la rampa di scale che scende all'argine del fiume e ho scoperto che l'argine era completamente sommerso dall'acqua. Ho proseguito allora per Trastevere, da Trastevere sono salito al Gianicolo (la vista di Roma, con l'aria pulita dalla tramontana valeva la fatica) e dal Gianicolo ho proseguito per Villa Pamphili. Insomma: 50' di cui almeno la metà in salita e...

Vi preghiamo di voler scusare l'interruzione, ma c'è stata una ripresa delle attività produttive, che ha portato alla luce nuove materie di studio per la nostra analisi cognitiva.
Mi spiego meglio.
Il secondo anufatto presentava le seguenti caratteristiche: afrore scostante; quantità buona; consistenza fibrosa; colore verde (la maggior parte) e giallo paglierino (il resto). Già così sarebbe stato un prodotto di notevole interesse, ma ciò che mi ha veramente colpito è stata la presenza di sostanze piccanti all'interno del composto (sorvolo sul metodo di rilevazione), che lo identificava come i resti mortali del pranzo di ieri ("Ricciutelle" Delverde e passato di verdure insaporito da peperoncino calabrese in olio d'oliva). Questa osservazione, apparentemente irrilevante, ci permette di stabilire che il mio organismo impiega circa venti ore a completare un ciclo produttivo.
Dice: e a noi che ce ne importa?
Niente, in realtà, ma non è bello saperlo?

«Franco "Bombardino", lo chiama la curva Nord, perché il 12 novembre del 1972 all'Olimpico ha tirato una bomba ad alto potenziale dentro la porta della Roma: la Lazio ha vinto per 1 a 0 e si è ripresa il derby dopo un anno di purgatorio e di serie B.»
Dice: che c'è di interessante in questo brano?
Niente, in realtà, ma oggi c'è il derby e io spero tanto che la Roma perda, per andare a sfottere l'inquilino del piano di sotto che, cinque minuti fa, ha suonato "Roma Roma Roma" ad un volume vergognosamente alto, incurante del fatto che fossero le 8:45.

2004-04-20

 
Sonno.
Il leggero stato di ottundimento causato dall'occlusione auricolare, è acuito dal tempo coperto e dalle poche ore di sonno accumulate ieri. Ciò non di meno, la produzione è stata soddisfacente: buona la quantità; colore scuro, come sembra essere di moda per la primavera-estate 2004; consistenza in leggero calo (il minestrone, suppongo); olezzo Shogun: agisce, ma non compare direttamente.
Il mio fuzzy-peso, malgrado la birra e i pistacchi nel post-prove con i Capone, è sceso a 75,5 Kg.

Giancarlo Oddi, detto "Tufello", per scaramanzia, si porta sempre dietro il suo cappotto di montone grigio, anche a fine campionato. La sera del 12 maggio, mentre Oddi, con il resto della squadra, sta festeggiando lo scudetto all'Hotel Americana, gli rubano l'Alfetta e, con l'Alfetta, il montone.

«Ma Giancarlo è sempre un ragazzo di borgata, sa a chi rivolgersi per un problema come quello. "Andai a parlare con alcuni amici del Tufello, tra l'altro tifosi romanisti. Gli spiegai quello che era successo. Dopo una settimana, alla sede della Lazio arrivarono le chiavi dell'Alfetta. Erano dentro una busta. Nella macchina non avevano toccato niente."»

2004-04-19

 
Come i cani.
Anche ieri, per la seconda volta di fila, ho mangiato solo a pranzo ed ho saltato la cena, ma le mie 1500 calorie quotidiane sono abbastanza certo di averle incamerate: pasta all'amatriciana, mezza bistecca alla brace, una salsiccia (forse due, ma erano piccole), arrosticino, spinaci, dolce allo zabajone, caffè e amaro. Da bere, vino rosso.
L'estruso odierno presentava le medesime caratteristiche di quello di ieri, leggermente maggiorate.
Maggiorato anche il mio fuzzy-peso: 75,7 Kg., suppongo a causa del tè verde che è stato la mia cena di ieri sera.

Parla Gigi Martini:

«Perdevamo 2 a 1 alla fine del primo tempo. All'intervallo, mentre tornavamo negli spogliatoi, c'era Chinaglia che si preparava a una delle sue sfuriate.[...] Maestrelli, appena chiusa la porta dello spogliatoio, non ci diede nemmeno il tempo di sederci o di rinfrescarci. Urlò: "Tutti in campo!". Rientrammo in campo, ognuno al suo posto, schierato nella zona di competenza. Il pubblico all'inizio non capì, ci aspettava più tardi, alla fine del solito quarto d'ora. Poi cominiciò a incitarci. L'Olimpico diventò una bolgia. [...] Dopo meno di mezz'ora del secondo tempo stavamo già 4 a 2 per noi.»

2004-04-18

 
Ieri, dopo la visita dall'otorino, ero piuttosto depresso.
No, niente di grave, ho solo un canale auricolare parzialmente occluso da muco, ma se voglio guarire, sarebbe bene che per un po' sospendessi il fumo e la moto. Ora, io non sono un tabagista (fumo mezzo Antico Toscano dopo i pasti e una, massimo due volte al giorno la pipa), ma già non posso mangiare e non posso bere, toglimi pure il fumo...
Insomma, quando sono uscito dal S. Camillo, il mio umore non era dei migliori e per tirarmi un po' su, ho deciso di andarmi a mangiare una carbonara da Sergio.
Ho trovato giovamento.
Ho trovato giovamento e anche se ieri sera non ho propriamente cenato, limitandomi a piluccare dell'insalata mista, stamane l'estruso era più che soddisfacente: quantità buona, colore marrone scuro, consistenza medio-alta e lezzo acidulo. Fuzzy-peso in sensibile calo, dopo dopo 46' di corsa: 74,8 Kg.

«Pino [Wilson, n.d.c.] una volta durante una partitella diede un calcione a un ragazzino. Quello gli aveva fatto l'affronto più grande: un tunnel, il pallone che passa sotto le gambe. Wilson gli fece un'entrata terribile. Quel ragazzo stava a terra dolorante, ma il capitano gli si avvicinò e gli disse: "E questo è niente, prova a rifarlo..."»

2004-04-17

 
Notizie in breve (devo andare dall'otorino).
Produzione in sensibile calo (gli indici di Kunta Kinte a quattordici anni).
Afrore latitante.
Peso in sensibile calo (75,4 Kg.).
Capitolo e maglia numero due: Sergio Petrelli.
«Petrelli ha inventato un rito di iniziazione per i novizi della Lazio. Durante i ritiri sale in camera alle ore più strane, mentre quelli dormono. Si porta il fucile da caccia. Dalla cartuccia ha tolto i pallini. Apre la porta e spinge il dito sul grilletto. Boom.»

2004-04-16

 
Altri tempi.
Ieri, a pranzo, siamo andati a pranzo nel solito ristorante sardo, ma per questa volta non vi aspettate descrizioni di banchetti pantagruelici: io, poco dopo, avevo appuntamento con la dietologa, S. era influenzato, F. aveva problemi di stomaco e c'era una troupe di Discovery Channel che stava riprendendo le guance e la fronte di A., per inserirle in un documentario sui vulcani. Abbiamo ordinato quattro risotti ai frutti di mare (rigorosamente in bianco) e da bere, acqua. Quando a fine pasto abbiamo rifiutato grappa e mirto, il cameriere ha chiesto di provargli che eravamo davvero noi.

La produzione odierna mi ha ricordato le tartarughe ninja, ma non saprei dirvi perché. A parte ciò, tutto nella norma, salvo l'afrore, che mi ha impressionato per intensità e persistenza e che mi pone adesso di fronte a un dilemma: o rimando la mia doccia mattutina, o la faccio in apnea.
Il mio fuzzy-peso, risultava poc'anzi di 76 chilogrammi netti.

Il 12 maggio, mentre il signor Pulici, allo stadio Olimpico di Roma, vinceva il campionato di calcio, la signora Pulici, in una clinica di Sovico, metteva al mondo il loro secondo figlio. Al termine della partita, il neo-padre avrebbe voluto cambiarsi di corsa e andare all'aeroporto per raggiungere la puerpera, ma sorse un problema: dall'inizio del campionato, Pulici e Martini, per scaramanzia, si erano scambiati gli armadietti e quando Martini poco prima si era rotto la clavicola, chi lo aveva portato all'ospedale, aveva preso dall'armadietto numero due le scarpe di Pulici.

«Saltai sull'ultima ambulanza rimasta all'Olimpico. L'autista accese la sirena e ci infilammo in quella marea biancazzurra. [...] All'uscita del reparto incontrai il medico della squadra, il dottor Renato Ziaco. Pensava che fossi andato a trovare Gigi. Il dottore mi fece un gran sorriso e mi disse: "Sei sempre il più bravo, Felice. Sei l'unico che si è ricordato di Gigi ed è venuto a trovarlo."»

2004-04-15

 
Buone notizie.
Prima buona notizia: la seduta odierna è stata più che soddisfacente. Cospicua la quantità; buona la consistenza; colore nocciola picchiettato di arancione (ricordo delle carote novelle sgranocchiate ieri sera); afrore cattedratico e persistente.
Seconda buona notizia: il mio fuzzy-peso, udite udite, è sceso a 75,9 Kg. Merito della corsa, certamente, ma anche dei tre-dico-tre turni di produzione della giornata di ieri.
Terza buona notizia: il nuovo livre de caghé è "Pistole e palloni", di Guy Chiappaventi, casa editrice Limina. La scelta del livre non è stata facile: non solo doveva raccontare una storia interessante, ma la storia doveva poter essere suddivisa in porzioni giornaliere senza perdere di smalto. "Pistole e palloni - Gli anni Settanta nel racconto della Lazio campione d'Italia" mi è sembrato il libro giusto. È suddiviso in dodici capitoli: uno per ciascun giocatore, più uno per Maestrelli.
Maglia e capitolo numero uno, Pulici.
«Lo stress del portiere è terribile, resta appiccicato per giorni. Il giocatore ha uno stress fisico, si stanca, gli fanno male le gambe, ma bastano otto ore di sonno continuo e ha recuperato. Lo stress del portiere invece è solo mentale e più maligno. A volte si arriva al mercoledì notte e ancora non si riesce a recuperare bene, non si è scaricata tutta l'adrenalina.»

2004-04-14

 
Ah, ecco!
Perché non ve l'avevo detto, ma la prima produzione di questa mattina era stata veramente esigua: una crocchetta di patate inodore. Al contrario, nella seconda seduta, testè conclusasi, il prodotto risultava ai massimi livelli della categoria: quantità significativa; consistenza pastosa; colore nocciola con fiammature rossastre (la salsetta piccante fornita con il kebab); afrore violento e persistente che, miscelandosi al dolciastro "L'instant" di Guerlain asperso in grande profusione dalla mia padrona di casa durante la sua precedente occupazione del locale piastrellato, mutava in un agrodolce ammaliante.
Ma.
La bilancia è tornata dalle vacanze e ha portato notizie terribili: malgrado la corsa di ieri, il mio fuzzy-peso risulta essere di 77,8 Kg.! Certo, da quando mi sono svegliato, ho già bevuto un litro e mezzo di acqua e di quel litro e mezzo due terzi dovrebbero essere ancora all'interno del mio organismo, ma anche 76,9 è un dato inquietante.
Vado a correre. Giusto un po'.
Oh, a proposito, Barger è uscito di prigione e adesso vive in ariziona, vicino Phoenix. Mi sembra una residenza appropriata per un uomo che è risorto più volte dalle sue ceneri...

 
Stamattina ho fatto un sogno strano.
Mi trovavo in una sala all'interno di una villa. Era una sala piuttosto grande, illuminata da finestre affacciate su un bellissimo parco. Nella stanza, insieme a me, c'era un'attrice; non una di quelle famose, ma un'attrice. Eravamo seduti all'estremità di un lungo tavolo in noce e guardavamo dei filmati in un monitor appeso vicino al soffitto. Probabilmente erano dei "giornalieri", perchè talvolta compariva lei in abiti di scena. Le immagini erano in bianco e nero, leggermente sbiadite e ricordavano vagamente la sigla di "Fuori orario". Non c'era audio.
In una delle sequenze, una luce sfocata, forse una candela, veniva oscurata di colpo dalla silhouette scura di una mano. Questa immagine, in effetti inquietante, sembrava impressionare particolarmente l'attrice, così io le spiegavo che era un effetto intenzionale, simbolico, che serviva a far capire allo spettatore il repentino mutare delle sue (di lei) emozioni. Nel contesto del sogno, questa spiegazione sembrava avere un senso e tranquillizzava l'attrice, che usciva dalla stanza. Io la accompagnavo alla porta, poi mi rimettevo a sedere e (ri)cominciavo a leggere una sceneggiatura. Nel monitor, le immagini mostravano alcune persone in abiti ottocenteschi, nel parterre di un ippodromo. Erano due donne e un uomo; lui aveva i baffi e la tuba e guardava fisso in macchina, le donne gli camminavano a fianco, conversando fra loro. In quel momento, e io sapevo che non era una cosa prevista dal copione, l'ombra scura di una mano oscurava l'immagine.
Ho aperto gli occhi di colpo, con la netta sensazione che quella fine così repentina fosse intenzionale, che fosse un sistema per causare il mio risveglio.
Questa sensazione era avvalorata dal fatto che, mentre nella prima sequenza la silhouette della mano era sbiadita come il resto dell'immagine, nella seconda sequenza, la mano era palesemente giustapposta alle immagini; una sorta di scopiazzatura mal riuscita il cui unico scopo era quello di farmi riprendere il mio stato di veglia.
Mentre mi preparavo il caffellatte, ho pensato a chi o cosa potesse volermi svegliare. Il mio subconscio? Lo spirito di mio nonno? L'oscuro sceneggiatore della mia vita?
No.
Era il mio fegato, che protestava per la cena dal kebabbaro.


2004-04-13

 
Tentativi.
Ieri sera ho sviluppato e sperimentato sulla mia persona un metodo scientifico per intensificare la produzione di materia fecale. L'ho chiamato "Metodo Bernacca", per due ragioni: perché si basa sulla contrapposizione di masse calde e fredde tipica delle metereologia, e perché fa rima. La teoria del Metodo Bernacca è questa: si beve una tazza di liquido caldo e poi, in rapida successione, una quantità equivalente di liquido freddo. La contrapposizione caldo-freddo genera dei moti convettivi all'interno dell'abomaso e funziona da stimolo per l'attività digestiva/evacuativa.
Tutte fregnacce.
La contrapposizione del brodo vegetale caldo all'acqua ruttarella fredda ha causato solo degli spasmi muscolari, che hanno funestato la mia passeggiata post-prandiale, facendomi temere conseguenze ben peggiori di quelle che poi si sono verificate.
Ad ogni modo.
La produzione odierna è stata regolare: colore nocciola;consistenza medio-alta (sto studiando un metodo scientifico per classificare in maniera non soggettiva questi parametri; per ora accettateli così); quantità discreta; olfattivo assente.
Mr. Barger ci ha raccontato oggi della sua battaglia più difficile, combattuta contro quello che inizialmente sembrava solo un brutto mal di gola...
«Quando i medici mi asportarono le corde vocali, questo mi lasciò con un unico percorso diritto che arrivava sia allo stomaco che ai polmoni. Dovetti imparare da capo a mangiare. Dovetti imparare anche un metodo di comunicazione completamente nuovo. Mi aprirono un foro nella parte anteriore del collo, cucendomi al collo la trachea. Appena migliorai, tornarono a praticare un foro nel retro della trachea per inserire una valvola di ritegno nella parte anteriore dell'esofago. Quando metto un dito nel buco che ho nella gola, l'aria non può uscire, ma solo entrare attraverso la valvola. Poi faccio vibrare un muscolo, producendo così il suono che si sente quando parlo.»

2004-04-12

 
Diametralmente.
L'unica annotazione che si può fare alla produzione odierna è il diametro ridotto. Niente a che vedere con gli episodii minimalisti del passato, grazie a Dio, ma sempre inferiore alla norma. Per il resto, buono il colore (ricordava le mimetiche dell'operazione "Desert Storm"), buone la quantità e la consistenza, buono (anche se leggermente borghese) l'olezzo.
La bilancia è sempre in vacanza, quindi non abbiamo dati riguardanti il mio fuzzy-peso.
Mr. Barger, al termine del capitolo dedicato alle spie e ai traditori, si pone un'interessante domanda:
«Abbiamo visto rilasciare dal carcere degli assassini a sangue freddo in cambio della loro testimonianza contro Hell's Angels che potevano essere coinvolti nello spaccio di droga. Dove sono le priorità del governo? In cambio della sua testimonianza contro di noi, assolsero un tizio da accuse multiple di omicidio (compresa quella per l'uccisione di un uomo di settant'anni durante un'evasione dal carcere). Poi, in una stanza di motel, la sera dopo che aveva cantato dal banco dei testimoni, gli restituirono tutte le pistole e gli consegnarono centomila dollari in banconote da cento. Chi è peggiore, le spie o i tizi delle forze dell'ordine che gli pagano il conto?»

2004-04-11

 
Facciamo finta che la bilancia sia andata fuori per Pasqua.
Ieri sera, primo concerto "serio" dei Capone Brothers, con pizza e birra offerte dalla direzione del locale. Oggi, pranzo pasquale con: tartine al ciauscolo, salame, lasagne agli asparagi, bruschetta con patè di fegato, trippa, abbacchio, pastiera, fragole con panna, caffè e nocino artigianale. Domani, probabile replica con amici motociclisti.
A fronte di tutto ciò, l'output del mio apparato digestivo è stato scarsino: la sessione mattutina è saltata e l'edizione serale è uscita in formato ridotto, su carta patinata. Il solido era praticamente inodore, mentre il liquido aveva il tipico aroma "barriquato" causato dall'assunzione di asparagi.
Domani, se non piove, si va a correre.
A parte ciò.
All'inizio degli anni '70, Barger fu condannato per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti e scontò buona parte della pena nella prigione di Folsom
« Poi finii nel carcere di Folsom.
Lo chiamano "il magazzino". Se ti sbattono a Folsom si solito è perché sei in guai seri. In pratica a Folsom tutti stanno scontando ergastoli o condanne molto pesanti e di rado, se mai succede, i detenuti ottengono riduzioni della pena e la libertà condizionata. [...] I muri originali in granito sono famosi in tutto il mondo, e circondano cinque edifici che ospitano la popolazione carceraria. Il luogo dove sorge era stato scelto in base alla quantità di roccia nativa che si trovava nella zona, e che i primi detenuti spaccarono in piccoli pezzi per costruire il muro.»
Proprio alla prigione di Folsom è dedicata una canzone che i Fratelli Capone hanno suonato ieri sera. La canzone è stata scritta dal compianto Johnny Cash e si intitola, "Folsom prison blues".

2004-04-10

 
"Und alles war ihre Scheiße".
L'anufatto odierno, pur se di diametro ridotto, si può considerare soddisfacente: quantità giusta, consistenza elevata; colore marrone lucido; odore evanescente.
Il mio fuzzy-peso (aspetta che vado a vedere, che me n'ero scordato...) è di 75,3 Kg.
"La legge dal nome strano" (così un cronista definì la Racketeer Inlfuenced an Corrupt Organizations Act, per gli amici RICO), non è riuscita ad avere ragione degli Hell's Angels. Grazie al loro spirtito di corpo e grazie anche a prove d'accusa risibili e raffazzonate, le imputazioni per associazione a delinquere sono cadute miseramente e le uniche condanne di colpevolezza emesse si riferiscono al possesso di armi.
«Le spese legali colpirono duro da entrambe le pari. La nostra parcella ci costò in totale fra il milione e i due milioni di dollari, [c'erano diciotto avvocati difensori] mentre il governo spese una cifra fra i tre e i cinque milioni per processarci. A un certo punto dissi loro che se i cinque milioni di dollari li avessero dati a noi, gli Hell's Angels sarebbero stati buoni come un gruppo di boy-scout e che non ci avrebbero mai più sentito nominare.»

2004-04-09

 
Quando si corre, e in particolare se si corre su distanze lunghe o molto lunghe, si deve fare molta attenzione a non sciupare ossigeno in lavori muscolari inutili.
Le mani, per esempio: spesso incontro persone (donne, per lo più) che corrono con i pugnetti chiusi e le braccia che si agitano avanti e indietro come quelle dell'orsetto della Duracell. Sbagliato. Le mani devono restare rilassate, nè aperte nè chiuse, e il movimento delle braccia dev'essere inerziale, non muscolare.
Poi ci sono i canguri. Ogni passo che fanno, metà dell'energia la bruciano per spingersi in alto, mentre è in avanti che devono andare. Provate a correre strusciando i piedi e progressivamente, aumentate la spinta in alto fino a che i piedi non strusciano più: così va bene, anche un solo millimetro in più, è di troppo.
Infine, la tensione più subdola, che parte dalla bocca.
Correre con la bocca a culo di gallina causa un'irrigidimento dei muscoli del collo e delle spalle. Se vi fate due giri di campo questa tensione in più non vi sposta granché, ma se i chilometri sono più di dieci (o se state cercando di raggiungere uno che vi ha sorpassato mentre facevate pipì fra le frasche), cercate di evitarla. Tutti i muscoli del viso devono essere rilassati; dovete sembrare Norberto Bobbio che si sveglia dalla pennichella pomeridiana.
Grazie a tutti. Per oggi, non c'è altro.

2004-04-08

 
Se il buon giorno si vede dalla materia fecale, oggi sarà una grande giornata.
Come scrisse Rilke:
Ich habe eine Menge sie in einer bezaubernden
Farbe entspannten
Übereinstimmung und in einem wachsenden
Geruch produziert
che, tradotto, suona più o meno così:
Ne ho prodotta proprio tanta
E vezzoso era il color.
Rilassata consistenza
In crescendo l'odor
Il mio fuzzy-peso è quantificabile oggi in 75,9 Kg. Si tratta di una crescita solo apparente rispetto ai 75,1 Kg. riportati ieri, perché, prima della corsa, il numero era 76,6.
Per Barger e per i suoi amici, dopo lo scherzetto della bomba, le cose si stanno mettendo male: sfruttando la legge RICO, stanno cercando di dimostrare che gli Hell's Angels sono un'organizzazione criminale finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti.

2004-04-07

 
Inevitabile.
Un mio amico sostiene che il suo punteggio medio nel tiro con la carabina è inversamente proporzionale al suo conto in banca. Nel mio caso, una regola simile vale per il peso.
Ieri, pranzo di lavoro a casa di S. a Frascati. Abbiamo prodotto, perché abbiamo prodotto, ma le orecchiette con sugo di salsicce e ricotta, abbinate a una bottiglia di Sirah, hanno lasciato il segno.
Per fortuna oggi è stato bel tempo e sono potuto andare a correre.
Dopo 53' 28'' di corsa, il mio fuzzy-peso si era riportato a livelli accettabili: 75,1 Kg. È un buon inizio, ma devo calare ancora un po', per bilanciare ciò che avverrà inevitabilmente domenica prossima a casa di mia zia.
Ciò che rimaneva delle orecchiette, è poc'anzi tornato alla luce, ma in altra forma: colore marrone intenso; quantità discreta; consistenza buona; odore senza indecisioni.
Racconta Barger che, alla fine degli anni '70, nell'ufficio dello sceriffo della contea di Solano, lavorava un poliziotto di nome William Zerbe. Era un tipo molto preciso e prudente: quando usciva di casa, la mattina, stava sempre in un punto lontano dalla sua auto quando azionava il telecomando di apertura delle portiere. Un giorno, Zerbe stava andando in tribunale per testimoniare contro un Hell's Angel chiamato James "Jim Jim" Brandes. Come al solito, si fermò a buona distanza dalla sua auto e premette il bottone del telecomando. Alla sua macchina non successe nulla: la bomba era stata messa vicina al punto in cui Zerbe si fermava ogni giorno per azionare il telecomando...

2004-04-06

 
Il fatto è che sabato abbiamo il nostro primo concerto "vero".
Avendoci noi sabato il nostro primo concerto vero, ieri e oggi siamo andati in sala prove a provare.
Essendo andati in sala prove a provare, poi si va a bere una birra e finisce che si fa tardi.
Finendo che si fa tardi, la mattina, se uno c'ha un appuntamento alle 11:00 e si sveglia alle 9:52, può capitare che posponga alla sera alcune attività che abitualmente svolge in mattinata.
Può capitare.
L'estruso posposto presentava le seguenti caratteristiche sensoriali: colore marrone con riflessi verdastri; consistenza elevata; quantità discreta; odore turpe, ma evanescente.
Il mio fuzzy-peso risultava essere di 75,5 Kg.
Mentre io posponevo, Sonny, ha trovato i due che hanno derubato gli agenti della DEA spacciandosi per Hell's Angels...
«Li conciammo abbastanza male. Gli chiudemmo le mani nelle morse e li picchiammo con delle fruste e dei martelli fino a fargli perdere i sensi. Dopo che ci ebbero consegnato il denaro, i documenti e i colori, li lasciammo andare.[...] Presi i distintivi e i soldi e li diedi a un agente di Oakland che conoscevo, il quale, a sua volta, restituì il malloppo alla DEA [...] loro, in cambio, restituirono a noi la patente che era stata revocata a un socio del club. »

2004-04-05

 
Prevedibile rialzo.
Ieri, a pranzo, o mangiato un po' di pasta con passato di verdure. A merenda, sono passati F. e Z., ai quali ho offerto un po' di pecorino sardo e un avanzo del Cesanese braticolare, seguiti da una mezza coppetta di gelato peripatetica. A cena, non sono andato oltre una tazza di brodo vegetale. Ciò non ostante, stamane, sia l'estruso che il mio fuzzy-peso risentivano ancora dell'onda lunga braticolare.
Scheda prodotto: consistenza leggermente in calo rispetto ai giorni passati, colore nocciola carico, quantità buona, fetore gaussiano. Fuzzy-peso: 76,4 Kg.
Mr. Barger ha cominciato la disamina dei suoi rapporti con la Legge.
Degli agenti della DEA avevano cercato di incastrare due ex-galeotti con un finto acquisto di droga, ma i due non c'erano cascati e avevano derubato gli agenti delle pistole, dei distintivi e di una mazzetta di banconote segnate. Siccome uno dei due malandrini aveva un tatuaggio con un teschio su un braccio, alla DEA pensarono che si trattasse di Hell's Angels e andarono a bussare alla porta di Sonny. Grazie al racconto degli agenti e alla descrizione dei due falsi Hell's Angels, Barger riuscì a capire chi fossero i due malviventi e andò a fargli una visitina... (Segue)

2004-04-04

 
In recupero.
Ieri sera, a cena, un po' di verdura; stamattina, un'ora di corsa su e giù per Villa Ada.
La corsa è andata bene (ho corso a una media di 5' 30'' a chilometro, mentre pensavo di essere sopra ai 6'), ma ho rischiato l'infarto cercando di raggiungere un tipo che mi aveva sorpassato mentre giocavo al "gratta e mingi".
L'estruso, stamane, è stato significativo: consistenza buona, colore marrone, sempre con riflessi rossastri (il Cesanese?), quantità buona, emanazioni olfattive corpose e persistenti.
Il mio fuzzy-peso risultava, dopo la corsa, di 75,8 Kg.
Vite di biker tutt'altro che illustri: Hunter S. Thompson.
«Hunter S. Thompson scrisse un articolo sugli Hell's Angels per il numero di "The Nation" del 17 maggio 1965; [...] Visto che mi piaceva come scriveva, le sezioni di Oakland e Frisco permisero a Hunter di girare con loro, a una condizione: due barili di birra. Ma col passare del tempo, Hunter si dimostrò un vero sfigato e un fottutissimo vigliacco. [...] Una volta, nel 1966, Tramp, Tiny, Magoo, Buzzard di Berdoo, Zorro, Gut, Skip ed io stavamo tutti andando al nostro raduno del Bass Lake; Hunter ci aveva seguito in macchina, Come nella maggior parte dei raduni degli Hell's Angels, stavamo covando uno scontro con la polizia, così Hunter saltò nel bagagliaio dell'auto e si nascose. Dopo quell'episodio non ebbi più molto da dirgli. [...] Per di più, quel figlio di puttana da quattro soldi non ci fece mai avere i famosi barili di birra.»

2004-04-03

 
C'ero quasi.
Senza scadere in un'avvilente morigeratezza, ero riuscito a controllare le mie ingestioni. A pranzo, ieri, ho mangiato pizza bianca, salamella e un bicchiere di Cesanese; a cena, una salsiccia, una fettina di pancetta e una cipolla alla brace, il tutto inframmezzato da fette di quel simpatico insaccato detto "coglioni di mulo".
Poi sono arrrivati Mario e Paolo.
Sbucati dal nulla, in sella a una Guzzi Le Mans III e a un Super Alce, recavano in dono una grappa fatta in casa e un saccoccio di tozzetti made in Norcia. La grappa gliel'ho lasciata volentieri, ma il mio stomaco è diventato l'ultimo domicilio conosciuto di buona parte dei tozzetti.
Comunque.
Ho poc'anzi restituito al mondo una parte di ciò che il mondo, con prodigalità, mi ha donato nelle ultime ventiquattr'ore. L'anufatto aveva consistenza buona, colore nocciola cupo con rilfessi rossastri, quantità media, effluvio possente.
Il mio fuzzy-peso non c'ho il coraggio.
Sono sfinito. Vado a dormire.

2004-04-02

 
Rapido, ché devo andare al Braticola.
Ciò che i miei sforzi hanno prodotto quest'oggi aveva buona consistenza, colore nocciola, quantità scarsina e effluvii puntillinisti.
Il mio fuzzy-peso risultava essere di 75,4 Kg., da cui va detratto il peso dei miei fuzzy-calzettoni e delle mie fuzzy-mutande.
Fra un po' aumenterà.

2004-04-01

 
Problema.
Appena tornato da correre, il mio fuzzy-peso era di 75,3 Kg. Dopo poco la bilancia segnava invece 74,9 Kg. Come mai?
Devo ammetterlo, oggi è andata proprio bene: quantità 400 g.; consistenza regolare; colore nocciola boxer (scegliete voi se il cane o le mutande); olezzo acquerellato, ma vivace.
Sonny, in un capitolo intensamente introspettivo, ha dimostrato come i problemi seguiti al concerto di Altamont siano da attribuire ai Rolling Stones e non agli Hell's Angels. La cosa bella è che probabilmente ha ragione...

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