2004-08-31

 
Non è ventresca.
Ieri, a pranzo, ho preparato la crema di tonno e cipolla utilizzando della ventresca originale sarda, ma celibe di odori com'era, l'estruso odierno doveva riferirsi più probabilmente al pranzo di domenica (le bucce di pachino rilevate nell'impasto avvalorano questa ipotesi). Inclusi a parte, il celibe era color mattone ed aveva consistenza pastosa elastica.
In ambito fuzzy-G, la corsa riparatrice di ieri ha dato i risultati sperati, abbassando il mio peso a 73,4 chilogrammi (che salgono a 73,8 dopo la colazione e chiudono a 73,6), ma la caccia a Ottobre Marrone è ancora aperta. Ieri un po' mi ero commosso: per qualche minuto mi è sembrato di rivivere gli epici giorni dell'estate 2001, quando vivevo a Ventotene, in una barca che non aveva il bagno, ma oggi quella dolce malinconia era quasi del tutto scomparsa e se domani non esce fuori il provvisorio, chiamo il dentista e gli dico di farmene uno nuovo.

2004-08-30

 
Note invernali su estrusioni estive.
Ieri sera (sempre nella finzione letteraria: in questo momento sono le 0:41 del primo gennaio, e c'è ancora chi spara qualche petardo residuo) sono stato a cena fuori con mio fratello Paolo. Essendo ancora chiuso Sergio, abbiamo dovuto ripiegare su un ristorante di Trastevere che avevamo scoperto un paio di anni fa con Federico, quando giravamo tutti i locali di Roma per scoprire chi facesse i migliori spaghetti cacio e pepe.
Da allora sono cambiate un po' di cose, o forse è solo che quando ci andavamo noi era inverno e adesso è estate e ci sono i turisti; fatto sta che abbiamo mangiato abastanza bene, ma non ci è stato risparmiato nemmeno il più piccolo fastidio, dal cameriere che si mette a cantare canzoni napoletane per due americani, al provvisorio (inteso come protesi dentaria) che, per colpa di un boccone troppo famelico, si stacca e parte per un giro turistico del mio apparato digerente.
In conseguenza di ciò, questa mattina si è svolta la prima prova della Cacc[i]a al tesoro, che si è conclusa, com'era prevedibile, con un niente di fatto.
Più precisamente, si è conclusa con un poco di fatto: il fuzzy-peso, che aveva aperto le danze a quota 74 Kg netti che dopo la colazione era salito a 74,3, varia in chiusura di soli cento grammi. Quel poco (di fatto) aveva colore nocciola, consistenza pastosa con inclusi ed il suo afrore risultava esaltato dall'acqua calda.
Vi risparmio i particolari.

2004-08-29

 
"l'odore d'olio e mare che fa Le Havre".
La vacanza marina è stata più breve del previsto, ma non so se sia un bene o un male, visto che sono bastati questi pochi giorni di spensieratezza alimentare per riportare il mio fuzzy-peso sopra i settantasei (dico: set-tan-ta-se-i) chilogrammi.
Ieri sera, a cena, mi sono concesso l'ultimo strappo alla regola, ingozzandomi di bistecche e patatine fritte a casa di Luigi; da oggi, si torna talebani fino ai 70 Kg.
La produzione odierna mi avvicina più del previsto alla meta, essendo stata, la variazione dovuta allo sbarco dei marones, di ben settecento grammi. Il coraggioso plotone della compagnia F vestiva un'uniforme mimetica (marrone chiaro con sfumature verdastre), marciava compatto e granulare e, forse per confondere il nemico, diffondeva tutt'intorno un curioso odore di nafta.

2004-08-28

 
Sto ingrassando.
Non posso provarlo, ché qui in barca non c'è una bilancia, ma il regime alimentare che ho seguito in questi ultimi giorni non può aver prodotto che un innalzamento della mia massa corporea. In pratica, ho infranto tutte le regole definite dalla mia dietologa: ho bevuto birra, ho mangiato carboidrati la sera e non mi sono lesinato né la mozzarella né gli alcolici. Di certo, quando tornerò a casa, la bilancia non mi dirà nulla di piacevole, ma se mi dice bene, naufraghiamo.
Nel frattempo, siamo al largo di Palmarola. Poco fa, abbiamo ascoltato gli avvisi ai naviganti e pare che, proprio in questa zona, sia stato segnalato un corpo gallegiante di colore nocciola e consistenza pastosa, promanante un afrore bentoico.
Le navi in transito prestino la massima attenzione.

2004-08-27

 
The envious billows.
Ieri sarei dovuto salpare da Formia per Ponza, dove mi attendevano degli amici, ma a causa di: "avverse condizioni meteo-marine" il traghetto non è partito e così sono rimasto a dormire a Formia, a casa di Roberto.
Per ricambiare la gradita ospitalità, l'ho omaggiato delle due tielle che avevo comprato (una con il polpo, l'altra con la scarola), ma ne abbiamo mangiata solo una, come aperitivo, ché la sera siamo stati a cena in pizzeria. O meglio, loro sono stati a cena in pizzeria, io mi sono accasciato sul tavolo e mi sono addormentato. Ho dormito per buona parte della cena ed ho continuato a dormire (sul sedile posteriore dell'auto di Roberto) per tutta la durata dei loro pellegrinaggi notturni lungo il litorale pontino.
Di compagnìa, non c'è che dire.
Il giorno dopo (questa mattina, nella finzione letteraria), il mare si è calmato e il traghetto è partito, così, ora sono a Ponza, a oziare sulla barca di Luigi, ma i miei circadiani sono ancora un po' scombussolati e per oggi non ho altro da raccontarvi.

2004-08-26

 
A letto senza cena.
Anche l'ultima notte a Scanno, me la ricordo bene: la mattina, a pranzo, c'eravamo riuniti con un drappello di Braticolari ed eravamo andati a mangiare in un agriturismo ad Anversa degli Abruzzi. Il pranzo era stato eccellente, ma nel pomeriggio, dopo una lunga sfida a backgammon con la ragazza di Federico (sempre quella che se dico il nome è facile capire chi sia), cominciai ad avere un po' di nausea, dovuta probabilmente a un eccesso di Toscani, e conclusi la serata facendo avanti e indietro fra il letto e il ceramico, dacché il mio pranzo aveva deciso di uscire per la strada più breve, anche a costo di farsela tutta contromano.
Comunque.
Rientrato a Roma la mattina seguente, ottemperai ugualmente ai miei doveri, producendo un estruso scuro e granuloso che ha decurtò il mio fuzzy-peso di circa due etti e diffuse tutto intorno a sé un odore acre e longevo.

2004-08-25

 
La taverna del disfunzionale.
La notte fra il 24 e il 25 agosto dormii in un albergo a Scanno, in Abruzzo. La sera prima (si era già a Scanno), avevamo cenato in un ristorante suggerito da Federico, dove ci avevano servito: tagliatelle al tartufo inodore (una rarità); carciofi sbagliati (chiesti "alla giudia", ricevuti sott'olio); amaro che - dice il gestore - ci pensa lui, ma ci pensa male, perché si presenta con un boccione di Amaro Abruzzese (forte e gentile), che a me non piace e due altre ampolle contenenti liquidi non meglio identificati, che sulle etichette c'era scritto: "Servire freddo" e invece erano a temperatura ambiente.
Comunque.
La mattina dopo, quando andai in bagno, sentii uno strano rumore (simile a quello di un'automobile che stenta a partire) provenire dall'esterno, ma in quel momento non ebbi tempo di preoccuparmene: mi concentrai sul da farsi e produssi un estruso di consistenza pastosa densa, afrore marcionita durevole e colore muschiato, con tracce ematiche a testimoniare le difficoltà del parto.
Fu solo quando aprii la finestra per far cambiare l'aria, che scoprii cos'era il rumore: davanti alla finestra c'era la seggiovia che portava in vetta. In quel momento stava passando una madre con il figlio seduto a fianco; da come mi guardò, ebbi l'impressione che il marcionita arrivasse fin lì...

2004-08-24

 
Passato remoto.
La mattina del 24 agosto, me la ricordo bene, fu piuttosto frenetica e, inevitabilmente, la produttività dello stabilimento ne risentì.
Si trattò di una sessione post-prandiale piuttosto frettolosa, che produsse un estruso di diametro ridotto, avente colore simile a quello del cotto bagnato, consistenza pastosa densa e odore sibilante.
Persistente, però.

2004-08-23

 
Il ritorno del fuzzy-G.
Il fine settimana passato sotto l'ala protettiva della mamma di Davide ha lasciato il segno: non ho dati relativi al risveglio (ero ancora al casale e non c'era una bilancia), ma il valore pre-sesssione odierno è stato 73,3 Kg., calato a 72,8 a seguito del rilascio di un estruso lungo quasi cinquanta centimetri (avevo scritto "mezzo metro", ma mi suonava volgare).
Il pregevole anufatto era di color noce, aveva consistenza pastosa (per fortuna) ed emanava un olezzo un po' sulle sue, ma piuttosto restio ad andarsene.

Le note non riportano dati relativi alla percentuale di successo a solitario, segno che non doveva essere particolarmente alta.


2004-08-22

 
Ero fuori casa, ospite al casale dei genitori di Davide.
Mi si è alterato il circadiano e la produzione ne ha risentito negativamente.
A domani.

2004-08-21

 
Sfiorata quota 74.
Ieri, a cena, pizza con Michele e Marina; oggi, doppia colazione. Questo può spiegare i 73,9 Kg. del mio fuzzy-peso-Goldberg? Forse sì.
Certo è che il totale dalla mia massa, più quella dell'estruso, non è una costante universale, perché, come sono aumentato io, così è aumentato anche lui: non ho dati relativi alle variazioni di peso, ma il campo Note del mio database riporta la seguente descrizione: "Malloppone bello grosso. Piccante, richiede abluzione. Nell'olezzo, memorie liliacee ed alcoliche."
La scheda prodotto vera e propria, in maniera più formale, indica invece: colore nocciola carico; consistenza pastosa lasca e granulosa (una rarità!); odore "completo e tenace".

Il passo del Vangelo di Bartolomeo ha una piacevole connotazione maschilista:

«Gli apostoli si posero dietro Maria, ma ella disse a Pietro: - Pietro, capo e massima colonna, ti sei messo dietro di noi? Non ha detto il Signore: "Il capo dell'uomo è Cristo, ma il capo della donna è l'uomo"? Ora dunque mettetevi davanti a me per pregare.»

2004-08-20

 
"Poca e tardiva: il pranzo di ieri."
Questo è quanto registra il mio palmare a proposito della sessione del 20 agosto.
Non ci sono dati relativi al fuzzy-peso-Goldberg, e anche la scheda prodotto risulta piuttosco laconica: colore nocciola, consistenza pastosa con inclusi, odore assente.

Al contrario, i dati forniti dal passo del vangelo di Bartolomeo sono piuttosto precisi:

«E di nuovo Bartolomeo: - Signore, quante anime lasciano il mondo ogni giorno? - Gesú gli disse: - Tremila.
Bartolomeo gli disse ancora: - Signore, se tremila anime lasciano il mondo ogni giorno, quante sono ammesse in Paradiso? - Gesú gli rispose: Appena tre, mio diletto.
E Barolomeo: - Di quelle che escono dal mondo, quante anime sono riconosciute giuste? - Gesú gli disse: - Cinquantatrè.»

2004-08-19

 
Ieri sono stato a cena dai miei genitori.
Non tutti sanno (io, per esempio, l'ho scoperto da cinque minuti) che esistono delle regole ben precise riguardanti l'utilizzo dei tempi verbali e che il passato prossimo:
«indica un'azione finita nel passato, ma che ha qualche rapporto, relazione con il presente»
mentre il passato remoto:
«esprime un'azione conclusa nel passato, soprattutto nel passato "remoto" o lontano, con nessuna rilevanza sul presente»
Faccio un esempio.
Poniamo il caso che io ieri sia stato a cena dai miei genitori e che mi sia abboffato di cotolette alla milanese, parmigiana di melanzane e cipolle al forno. Se l'inusitato apporto di sostanze nutritive non ha prodotto alcun effetto sulla mia condizione attuale, è giusto che io utilizzi il passato remoto; se invece io mi fossi svegliato questa mattina alle ore 4:55, dopo un incubo che comprendeva anche il pagamento dell'IVA, dovrei utilizzare il passato prossimo.
Sottigliezze lessicali a parte, la produzione odierna era color nocciola carico, aveva consistenza nodosa ed emanava un intenso effluvio liliaceo.
Non ci sono dati sul fuzzy-G: non me la sono sentita.


2004-08-18

 
Come Joris Karl.
Il 17 agosto, stanco di battagliare con i bug della nuova versione di Blogger, ho sospeso la redazione del mio diario fecale, ma ho comunque tenuto traccia di ogni singolo "evento" nell'apposita base-dati del mio palmare (tecnologico, eh?).
Adesso che finalmente, le pagine di gestione di questo simpatico sito sembrano funzionare come si deve, avvio una lenta opera di aggiornamento retroattivo delle informazioni, che, nel caso odierno, è quasi del tutto inutile, visto che l'unico dato memorizzato nel Palm è il fuzzy-peso al risveglio: 71,3 Kg.

2004-08-17

 
La gente è avida.
No, davvero: la gente, tutto quello che sa pensare, sono i soldi.
Guarda Blogger.com, per esempio: ti offre due tipi di "contratto", uno a pagamento e uno a gratis. Se paghi (ben 15$!), hai la tua paginetta pulita pulita; se non paghi, ti piazzano un banner pubblicitario sopra al titolo.
Voi direte: tu non hai il banner, quindi paghi.
Eh no. Io non ho il banner perché 'sti tipi di Blogger sono un po' ingenui e, mettendo sapientemente mano al modello della mia paginetta, ho fatto in modo - fino ad oggi - di rendere inoffensivo il codice che visualizza l'odiosa pubblicità.
Fino ad oggi, però, perché poc'anzi ho constatato che - senza dirmi nulla - questi schizofrenici maledetti hanno modificato il codice delle pagine e, quel che è peggio, lo hanno modificato male, tant'è che compare lo spazio per il banner sopra il titolo, ma senza banner.
Stando così le cose, temo che dovrò passare Defecatio su uno dei server di Ciccio. Non mi fa piacere - questa cosa è cominciata qui e qui avrei voluto portarla a termine - ma non ha senso continuare ad utilizzare un sistema lento, complicato e inaffidabile, quando basterebbe modificare un po' il codice del Lessico per ottenere un prodotto molto più potente e affidabile.
Adesso vedo: se riesco a gabbarli di nuovo, resto qui (se non altro per il piacere di gabbarli); se non ci riesco, aggiungo la maschera per la definizione della data al Lessico e dico addio a Blogspot.

Quasi dimenticavo: la sessione odierna (serale, tanto per cambiare) ha portato alla luce una considerevole quantità di materia F. Il colore era canonico (da cane); la consistenza era pastosa con microgranuli; l'olezzo - irriverente - ha stazionato per lungo tempo nella stanza ceramica.


2004-08-16

 
Agosto, circadiano mio, non ti conosco.
No, davvero: i miei ritmi bologici sono andati a farsi benedire. Sarà il caldo, sarà che sto impicciato di lavoro, sarà un po' quello che volete voi, ma da un po' di tempo in qua, posso dirmi fortunato se esplèto dopo il caffè post-prandiale, ché altrimenti se ne parla all'inizio della TV dei ragazzi...
Comunque.
Ciò che vi devo riferire, ve lo posso riferire in questi termini: colore verde scuro; consistenza fibrosa; olezzo sciatto, ma durevole.
Il mio fuzzy-peso-Golberg, approfitta del pranzo Ferragostano in provincia di Viterbo (ciauscolo, bruschetta, amatriciana, braciola, dolce e vino tiepido) per portarsi a 72,5 Kg., ma adesso gli faccio vedere io.

La mia percentuale di successo al solitario si è sfracellata a quota 14,89.


2004-08-15

 
Per fortuna ci ha pensato Ciccio!
Ieri sera, cena da Federico (sai, quello che sta a dieta perché c'ha il colesterolo alto...): cous-cous con melanzane e tentacoli di polpo, cappucci di polpo ripieni con pajata di gnu, insalata di verza, un'altra cosa che non mi ricordo e gelato all'ACE. Da bere, birra, vino e Pampero. Tanto perché la sera è meglio evitare i carboidrati, poi, al posto del pane c'erano delle specie di grissini modificati geneticamente con DNA della pizza.
Di contro, la produzione odierna è stata più che soddisfacente: colore nocciola carico; consistenza pastosa muliebre; olezzo oleoso e persistente.
Malgrado sia andato e tornato da casa del Ciccio in bicicletta (circa 22 Km.), il mio fuzzy-peso-Goldberg sale oggi a 72,2 Kg.

Buon Ferragosto.


2004-08-14

 
Da Qafzeh a Neverland.
Due sere fa, siamo stati a mangiare il kebab di topo all'isola Tiberina.
Il kebab era così così, ma l'antistante spettacolo di canzoni e poesie romanesche di Gennaro Momo mi ha commosso a tal punto che anche ieri sera, dopo una pseudo-cena casalinga a base di Pollì Fiorucci ("Grandi wurstel di pollo e tacchino", dice la confezione), sono tornato sulle sponde del Tevere per vivere, insieme ai miei concittadini, la magìa di questa estate romana.
Insomma, quasi...
Momo non si esibiva e al suo posto c'era uno spettacolo di danza talmente bello che mi è dispiaciuto di non avere l'Alzheimer per potermelo scordare meglio. Unica consolazione, il pubblico stanziale e transumante, in cui erano rappresentati tutti i gradini dell'evoluzione umana, dall'homo sapiens a Michael Jackson.

Tutto questo preambolo per mascherare la triste realtà: anche oggi la scheda prodotto è avara di sorprese: colore tipo cocker spaniel; consistenza pastosa; olezzo comune, ma persistente.

Ho riletto per l'ennesima volta la nota al capoverso 2 del vangelo di Bartolomeo. Dice che la risposta di Gesù...

«È la concezione gnostica secondo cui le più alte verità si possono conoscere soltanto con il distacco definitivo dalla materia.»
Sembra che non c'entri niente, e invece...


2004-08-13

 
La lunga estate calda.
Non ci si stupisca se poi uno tutto quello che riesce a fare sono due-tre tronchettini, duri, smunti e inodori: Sandro è in vacanza in Corsica, Stefano è irreperibile, Michele è sul lago di Como dai suoceri e Federico, unico dei miei amici a essere rimasto a Roma, è a dieta...
Fa caldo, mangio poco, bevo molto; talvolta anche acqua.
È tre giorni che leggo la prima pagina del Vangelo di Bartolomeo senza riuscire ad andare oltre al capoverso 2:
«In risposta Gesù disse: - Se non mi dispoglierò del corpo fisico non potrò rivelarveli» [i misteri dei cieli]
Mi sento come il tenente Drogo dopo il primo mese alla fortezza Bastiani...


2004-08-12

 
La scimmia sulla s-palla.
Ieri sera ho finito gli avanzi: minipimerizzazioni varie, un uovo sodo, degli straccetti al limone. Grazie a delle note alchimìe, tutto ciò, si è ripresentato alla ribalta pochi minuti or sono in una forma che ricordava molto quella di una scimmia seduta su un ramo, con la coda a penzoloni.
Il colore del lemure era simile a quello dei tavelloni; la consistenza (suppongo per un retaggio minipimèrico) era pastosa-granulare, mentre l'olezzo risultava robusto e persistente.
Il mio fuzzy-peso-Goldberg disegnava una curva che, partendo da un valore di 71,7 in ordinata, saliva a 72,1 per poi riscendere a 71,6.
Bella pesante, 'sta scimmietta...


2004-08-11

 
Sessione tardiva anche oggi, ché questa mattina sono stato a far nulla sulle rive del lago di Bracciano.
L'estruso aveva un diametro ridotto, consistenza pastosa densa e un colore, che se non temessi di essere tacciato di razzismo, definirei "testa di moro".
Il mio fuzzy-peso-Goldberg è variato così: 71,9 Kg. al risveglio; 71,9 al rientro dalla gita lacustre; 71,6 alla fine dei conti.

La mia percentuale di successo a solitario è in picchiata...


2004-08-10

 
La reazione Marcionitica.
Federico si è dovuto mettere a dieta: i risultati del suo esame del sangue hanno fatto alla medicina moderna ciò che il teorema di incompletezza di Gödel fece alla matematica nel 1931.
Ieri è stato qui a pranzo: non beve caffé, non beve birra, mangia sciapo e ha ululato di disappunto quando ho versato un cucchiaio di vino bianco nel cibo che stavo minipimerizzando (cous-cous con asparagi e gamberetti surgelati).
Quando si è lamentato per il vistoso calo della sua produzione di materia F, gli ho consigliato di [ri]leggersi i primi Defecatio del gennaio 2004.
Al contrario, alcuni eccessi alimentari nella giornata di ieri, oggi sono sfociati (è il caso di dirlo) in una sessione tanto tardiva quanto provvida: colore nocciola lucido; consistenza pastosa; odore di pattìno dopo la pioggia; fuzzy-peso-Golberg che, fra il prima e il dopo, varia di ben 600 g.!..

Malgrado una serie di partite sfortunate, la mia percentuale a solitario si mantiene miracolosamente sopra il 15%.


2004-08-09

 
La lettera quasi-scarlatta.
Strano, oggi, l'estruso: di diametro ridotto, compensava in lunghezza ed ha formato, nelle quiete acque del golfo maiolico, una lettera "D", come Defecatio.
Il colore, però (e per fortuna, aggiungerei), non era scarlatto, bensì marrone chiaro; la consistenza era farinosa e l'olezzo speziato (il pollo al curry mangiato ieri a pranzo da Federico?), ma evanescente.
Il mio fuzzy-peso-Goldberg credo che stia cercando di dirmi qualcosa: 71,7 Kg. al risveglio; 71,7 dopo colazione; 71,6 finale.

La nuova sezione del livre si chiama: La vendetta del Salvatore. Non so perché, ma mi viene da pensare a Sergio Leone...


2004-08-08

 
Sbrigarsi a sbrinare.
Sto cercando di finire tutto quello che c'è nel congelatore, per poterlo sbrinare (il cassetto di centro è bloccato dal ghiaccio, mentre quello in alto sembra una riproduzione in scala della caverna di Werfen), ma prima di fare ciò, devo riuscire a consumare tutte le provviste in esso accumulate dalla mia padrona di casa. Ieri è toccato al macinato: l'ho cotto a vapore insieme a dei finocchi tagliati a fettine, poi ho messo tutto in un contenitore e l'ho frullato con il Minipimer.
Mangiato con il cous-cous non era male.
La mia produzione odierna, però, riflette gli abusi alcolici del dopo cena (due Campari e gin): colore nocciola fiammato, consistenza fibrosa, olezzo alcolico aggressivo e persistente.
Il mio fuzzy-peso-Golberg si avvicina subdolo ai 72 Kg.

Il livre ammette dei "sentimenti antisemitici" nelle leggende relative ai fatti avvenuti dopo la morte di Gesù. Qualcosa l'avevo notato, in effetti...


2004-08-07

 
Un cuore in inverno.
No, davvero, sono tristissimo: Sergio resterà chiuso per ferie fino a settembre! E non solo Sergio, ma anche il kebabbaro e la birreria Peroni...
E i il mio colesterolo?
E i miei trigliceridi?!
Insomma, ieri, con mio fratello, siamo dovuti andare a cena in uno dei banchi sulle sponde del Tevere, dove non solo ci hanno dato da mangiare arrosticini di topo (se non era topo, era pecora nutrita a topi), ma ci hanno anche fatto passare il singhiozzo con il conto.
Tutta questa angoscia e questo male di vivere si ritrovano anche nella mia produzione odierna: colore fiammato (tipo Fender pre-CBS), consistenza ancora bituminosa e odore di straccio ammuffito.
Il mio fuzzy-peso risulta essere di 71,5 Kg.

Il livre, oggi, era visionario.


2004-08-06

 
Provo sempre così lo sgancio di sicurezza dei pedali.
Ieri sera sono stato a cena da Stefano: insalata di mare, dentice al cartoccio, vino bianco, cocomero e liquore lenone (dolce, che piaccia alle donne, ma molto, molto alcolico).
Per smaltire tutto ciò (e per provare i nuovi pedali con aggancio), questa mattina sono andato a fare un giro in bicicletta a villa Pamphili, incurante del fatto che ieri fosse piovuto e che fin dal primo mattino, dei foschi nuvoloni si stessero ammassando al limitare dell'urbe. Esaltato dall'incremento di potenza ottenuto in virtù del tecnologico accessorio, ho dato l'assalto al salitone maledetto, accorgendomi solo a metà di quanto la pioggia lo avesse reso scivoloso. Intrepido, ho continuato a pedalare, ma a pochi metri dalla vetta, la ruota di dietro è partita di lato e io sono finito lungo, sull'unico metro quadro di salita rimasto miracolosamente asciutto e compatto. Morale: ho il fianco sinistro dolorante, ma so per certo che lo sgancio di sicurezza funziona.
Forse a causa della pioggia presa al rientro, l'estruso odierno aveva il tipico odore dell'ungulato umido; il colore era marrone chiaro, la consistenza la definirei bituminosa.

2004-08-05

 
Parasceve, com'è triste il parasceve senza te...
Ieri sera, cena in pizzeria con Federico e Maurizio; io ho ordinato pizza con cipolle, ma ho assaggiato anche un pezzo della Margherita piccante di Federico, come mi ha ricordato la sessione produttiva testè conclusasi.
Per il resto, l'estruso era di un colore nocciola carico, aveva consistenza tonnata ed emanava un lezzo muliebre, molto persistente.

Dalle note del livre, qualcosa che voi forse sapevate, ma che io ignoravo:

«Parasceve significa "preparazione", ed era così chiamato il giorno di preparazione alla festa del sabato, cioè il venerdì.»

2004-08-04

 
Giorni/uomo e giorni/Giuda.
Ben poco da dire, sull'estrusione odierna: quattro dita (sceglietele voi) della mano di Fernandel. Colore simile a quello del cuoio, consistenza pastosa dura.
Mi conforta l'afrore, affabile e persistente, e la discesa del mio fuzzy-G a 71,1 Kg. (al risveglio).

Secondo Giuseppe di Arimatea, Giuda era quello che al giorno d'oggi si definirebbe un infiltrato:

«Non era un discepolo sincero di Gesù, ma tutta la massa dei Giudei lo aveva dolosamente istigato a diventare discepolo di Gesù [...] perché lo consegnasse loro, desiderando di cogliere in fallo la sua parola. E gli davano in dono, per questa bella prodezza, una didracma d'oro ogni giorno. Erano già due anni che praticava con Gesù, come riferisce uno dei discepoli, chiamato Giovanni.»

2004-08-03

 
Dice: come mai è sovrappeso...
Ieri sera, cena da Ciccio: tartine con mischione ventresca/cipolla, pasta fredda (e anche un po' cruda, a dire il vero...), insalata di patate, birra e Pampero. Questo, per la serie: carboidrati la mattina, proteine la sera...
Malgrado la doppia assunzione di liliacee (a pranzo avevo finito un avanzo di sugo con ventresca e cipolla), l'estruso odierno risultava inodore; la consistenza era ancora una volta farinosa e il colore era lo stesso della copertina di Un uomo di Oriana Fallaci.
Il mio fuzzy-peso-Goldberg sale nuovamente oltre i 72, arrivando financo a 72,8 Kg. dopo una colazione provvida di liquidi.

Il livre oggi narrava della morte di Caifa, Anna e Pilato: Caifa muore dalle parti di Creta mentre lo stanno portando, prigioniero, a Roma; Erode lo impalano; Pilato viene ucciso da una freccia destinata a una gazzella, mentre Anna (il suocero di Caifa):

« Quanto ad Anna, lo fece avvolgere in una pelle di bue e, disseccandosi il cuoio sotto al sole, egli fu soffocato dentro di essa, mentre le viscere gli salirono fino alla bocca. »

2004-08-02

 
Ieri sono stato a pranzo al circolo velico, poi, per smaltire i tonnarelli con pachino e zucchine, mi sono fatto 32 Km. in bicicletta a 24 Km/h di media.
Come cena, ho assunto straccetti macerati nel limone.
Il tutto è ritornato alla luce poco fa, in una livrea nocciola e in consistenza farinosa. L'olezzo era un po' blasée, ma persistente.
Il mio fuzzy-peso-Goldberg, che ieri aveva fatto segnare un 72,5 di tutto rispetto, è sceso a 71,5 Kg.

2004-08-01

 
Vi ricordate del Defecatio del 7 marzo?
Spero di no, sarebbe ben triste.
Comunque, il 7 marzo, riferivo di una cena para-pantagruelica a cui avevo partecipato senza toccare praticamente nulla. Ieri sera, quegli stessi amici, hanno nuovamente organizzato una cena e mi sono potuto rifare, scoprendo che le doti culinarie di Margherita (la padrona di casa) non sono fuzzy, ma dicotomico/aristoteliche: la bruschetta con salsine varie era ottima, mentre la la pasta era curiosamente scotta fuori e cruda dentro; la parmigiana di melanzane era buona quasi quanto quella della zia di Federico, mentre i bocconcini al rafano mi hanno fatto rimpangere i miei esperimenti con i lampascioni e la marmellata di zucca fatta da mia madre.
Il vino, in compenso, era buono e me ne sono concesso senza parsimonia, tant'è che l'estruso poc'anzi inviato in vacanza al mare (colore marrone chiaro, consistenza pastosa) aveva un odore di acini fermentati simile a quello che si può percepire sottovento alla cantina sociale di Marino.

Il livre seguita a non offrire spunti degni di nota. Mi chiedo se non sia il caso di sostituirlo...


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