2004-09-30

 
Seduto in quel caffè, io non pensavo a me.
Se ci avessi pensato, avrei evitato di bere ciò che ho bevuto dopo il Campari e gin offerto da mio fratello, qualunque cosa fosse.
Ciò che non capisco (e anche se la butto sul faceto, sono obiettivamente preoccupato), è come sia riuscito a tornare vivo a casa: del tragitto - compiuto in bicicletta - ricordo solo che per due volte ho rischiato di finire sulle auto parcheggiate e che oscillavo da una parte all'altra della strada, come il Cinno di Stefano Benni. Per fortuna sono passato per i vicoletti intorno al Pantheon e non ho fatto via del Corso...
E, comunque, questa mattina non è che stia proprio benissimo: ho la testa pesante, l'alito ancora più pesante, ed ho paura di aprire il frigo perché poi vedo le cose da mangiare. Dal risveglio ad ora, ho bevuto qualunque liquido non alcolico mi sia capitato a tiro: acqua Lete, caffellatte, acqua Panna, infuso di semi di finocchio, succo di pomodoro; questo - credo - può spiegare la variazione del fuzzy-peso-Goldberg da 71,8 a 72,6 chilogrammi nelle prime due pesate (il valore finale è stato di 72,2 Kg.).
L'estruso, oggi, non è proprio corretto definirlo tale, ché la consistenza lasciava un po' a desiderare: coreografico, d'accordo, ma informe. Nocciola scuro era il colore, malato e molto persistente l'olezzo.

La nota 6, di pagina 489, mi ha permesso di capire cosa significasse il brano citato ieri. Il soggetto è la dottrina gnostica emanazionistica:

«Dio, punto di origine e vertice di tutte le cose, si esprime attraverso "manifestazioni" (ipostasi), che sono formate a coppie (sigizie), ciascuna di un elemento maschile e di un elemento femminile, padre e madre della sigizia seguente. Dalle prime quattro coppie, spirituali, discendono, sempre a coppie, gli Eoni inferiori (decade e dodecade), fino a Psyche-Hule (Anima e Materia), che compongono l'Uomo terrestre.»

2004-09-29

 
Somiglia al nonno.
Ieri sera, sono andato a prendere un aperitivo con Michele. Mentre trangugiavo il primo di due Campari, l'omonimo di mio fratello mi ha fatto vedere le prime ecografie di quello/a che sarà il/la mio/a figlioccio/a. Al momento sembra un uovo al tegamino, ma pare che poi si aggiusti.
Comunque.
La materia d'interesse, ancora una volta, pur se soddisfacente a livello morfologico/quantitativo, è risultata del tutto inadeguata sul fronte olfattivo. La consistenza era pastosa con inclusi; il colore, marrone chiaro.
Il mio fuzzy-peso-Goldberg comincia a 72,0 Kg., passa a 72,4 dopo una colazione robusta e si fissa sui 72,2 Kg. al termine del processo evacuativo.

L'introduzione al Vangelo di Filippo dice che:

«modifica la dottrina squisitamente gnostica del ritorno delle anime perfette allo stato di pura "idea" (concezione platonica) nell'iperuranio, per dare invece notevole sviluppo alla dottrina valentiniana della "camera nuziale", cioè del pleroma concepito come il "luogo" dei perfetti accoppiamenti delle sigizie emanate da Dio.»

2004-09-28

 
Tutta colpa della Moratti.
Com'è noto, i sostanziosi tagli ai fondi destinati alla ricerca, voluti dal suddetto Ministro, hanno causato un'emorragia di scienziati dal nostro Paese verso luoghi dove esistano ancora dei gonzi disposti a spendere una fracca di quatrini per scoprire - faccio un esempio - se il modo di nuotare di un gamberetto lungo un paio di millimetri sia collegato al suo appetito (il passo successivo del progetto è insegnargli a mettersi a cuccia quando vogliono un biscottino).
Che simili parassiti se ne vadano altrove è chiaramente un bene; il problema è che il parassita medio, quando parte, ti invita a bere qualcosa con i suoi amici.
Gli amici del parassita sono, di solito, esseri che vivono ai limiti della Società: femminielli che per sbarcare il lunario si offrono come cavie umane alle aziende farmaceutiche; onanisti cinefili con la mania dei computer; surfisti; "sosia" auto-mitopoietici di Vasco Rossi; importatori paralleli di malattie virali cinesi.
Tipicamente, siffatti coacervi di speranze disilluse, sono collocati dai gestori dei locali in un tavolo d'angolo, fuori dalle rotte battute dai camerieri più intelligenti, e sono destinati all'addestramento delle reclute meno promettenti: sordomuti con il morbo di Parkinson; esuli samoani che non parlano una parola di italiano; effetti collaterali della legge 180.
Non solo.
Essendo sostanzialmente inutili (se non insensati) in un'ottica produttiva, il parassita e i suoi amici risultano di solito privi di un lavoro stabile e - conseguenzialmente - di risorse finanziarie. Per questo motivo, all'arrivo del conto, al tavolo del parassita è facile che si scatenino patetiche pantomime in cui ciascun agglomerato di cellule cerca di pagare il meno possibile, o nulla, se ci riesce.
In questi casi, sarà cura dei Giovani Imprenditori che (per inesperienza, ingenuità o dovere fraterno) si trovino a partecipare al convivio, liquidare le pendenze con l'esoso gestore e chiudere nel minor tempo possibile la penosa parentesi.
Tipicamente, a serate come quella sopra descritta, fanno seguito notti affollate di incubi dolorsamente introspettivi e risvegli ansiogeni e, inevitabilmente, le capacità produttive del singolo ne risentono: il colore dell'estruso vira verso colori cupi; la massa perde consistenza, sfibrandosi; l'effluvio riflette l'instabilità del composto.
Facile che il fuzzy-peso-Golberg si aggiri intorno ai 72 Kg. con variazioni dell'ordine dei 3/400 grammi.

Solo la lettura dei Vangeli apocrifi, in questi casi, è capace di apportare giovamento all'animo del Giovane Imprenditore:

«Simone Pietro disse loro: - Maria si allontani di mezzo a noi, perché le donne non sono degne della Vita! - Gesú disse: - Ecco, io la trarrò a me in modo da fare anche di lei un maschio, affinché possa diventare uno spirito vivo simile a voi maschi. Perché ogni donna che diventerà maschio entrerà nel Regno dei Cieli.»

2004-09-27

 
"L'ottimo è nemico del buono".
Ieri sera, il mio giubbotto di pelle (che, come ricorderete, nella mattinata era stato ri-colorato ieri con la crema nutriente con cere naturali, marca "Class"), a passarci sopra il dito, ancora stingeva, così, astutamente, ho deciso di dargli anche una bella passata di crema fluida idratante "Nivea body", poi l'ho lasciato appeso in modo che la pelle potesse assorbire e il nutriente e il colore ad esso (ormai) miscelato.
Questa mattina, svegliatomi di buon'ora, la prima cosa che ho fatto è stata di passare i polpastrelli sulla pelle del giubbotto; la seconda cosa che ho fatto è stata di coinvolgere nel fallimento la Beata Vergine. Nettatomi le dita, ho chiuso l'indumento in una saccona di plastica e l'ho portato dalla pellettaja, affinché ponesse rimedio alle mie malefatte.
Interrogata sulle ragioni del fallimento, l'abile artigiana ha affermato che l'errore è stato di utilizzare una crema con cere naturali, in vece di un prodotto all'acqua, poi ha preso nota delle mie richieste, e per punirmi del fatto che le avevo insozzato di azzurro tutto il tavolo da lavoro, mi ha incastrato a sistemarle il computer che utilizzano per disegnare le scritte da applicare alle tute.
La sessione odierna, arrivata dopo questa simpatica mattinata e dopo 20 Km. di sterrato a villa Pamphili, ha dato buoni frutti dal punto di vista della quantità, ma è risultata del tutto insufficiente a livello olfattivo: colore marrone rosato (ormai un'abitudine); consistenza pastosa asciutta; diametro ridotto (a favore della lunghezza); olezzo spontaneo, ma impermanente.
Il mio fuzzy-peso-Goldberg ha variato ben bene dai 71,9 Kg. di questa mattina ai 71,2 finali.

Distratto dagli eventi, ho perso due partite di fila a solitario e la mia media si è abbassata ancora: 14,72.


2004-09-26

 
Sbagliando s'impara.
Come i miei affezionati lettori ricorderanno, il 17 marzo avevo ri-colorato il giubbotto di pelle che adopero quando vado in moto, descrivendo gli esiti dell'operazione nel Defecatio del giorno successivo.
Orbene, avendo appreso dall'esperienza, ieri ho comprato un nuovo tubetto di colore, ma questa volta, invece del lucido, ho acquistato una crema nutriente con cere naturali (marca "Class"), e finalmente il mio giubbotto ha l'aspetto che deve avere: nero opaco.
Dice: perché ci racconti tutto ciò?
Vi racconto tutto ciò, perché l'operazione di ri-coloritura è avvenuta in bagno, in due tempi: la parte posteriore l'ho colorata ieri notte, prima di andare a letto; la parte anteriore e le maniche le ho fatte questa mattina, appena sveglio, senza pensare che l'odore della crema nutriente con cere naturali (marca "Class"), avrebbe inesorabilmente coperto l'effluvio della mia produzione odierna.
Ed è un peccato, perché la materia F oggi era tanta e di ottima qualità: uniforme per quanto riguarda il colore (marrone rosato) e la consistenza (pastoso/granulare), risultava morfologicamente discontinua, essendo la prima parte lunga e di diametro ridotto; malloppoidale la seconda.
Il mio fuzzy-peso-Goldberg, complice la cena da Luigi, risultava essere di 72,4 Kg. al risveglio; saliva a 72,6 dopo colazione e si assestava infine a 72,2 Kg.

Il passo dal livre, oggi, ricorda molto la mia teoria cosmogonica (proprio non la volete sentire?):

«Gesú disse: - Il Regno del Padre è simile a una donna che portava un vaso pieno di farina, camminando per una lunga strada, e il manico del vaso si è rotto, la farina si è versata dietro di lei, lungo la strada. Essa non se n'è accorta e non vi ha posto rimedio. Giunta a casa, ha posato il vaso e l'ha trovato vuoto.»

2004-09-25

 
È da questa mattina che penso: "Devo fare qualcosa, ma non mi ricordo cosa...". Adesso mi ricordo cos'è che dovevo fare, ma è troppo tardi: manca un minuto alla mezzanotte e anche se, ipoteticamente, mi fiondassi nella stanza piastrellata e producessi, sarei fuori tempo massimo, così, vi intratterrò con le mie teorie cosmogoniche.
No, eh?
Vabbe'.
Buonanotte.

2004-09-24

 
Il pesce non esce.
Ieri sera, cena a base di pesce a casa di Valerio: salmone, carpaccio di spigola, sauté di cozze, spaghetti con le seppie... cose così. Tutto molto buono e molto apprezzato in termini gustativi, ma volumentricamente inutile. La produzione odierna - tardiva, peraltro - non mi rende particolarmente orgoglioso: colore marrone canonico; consistenza pastosa densa con inclusi gialli, tipo mais, anche se non mangio mais da circa un mese; odore svampito e impermanente.
Il mio fuzzy-peso-Goldberg era di 72,6 kg. al risveglio, saliva a 73,1 kg. nel warm-up e si attestava a 72,8 Kg. al termine della gara.

La mia percentuale di successo a solitario, anche lei non è che mi inorgoglisca granchè: 14,72.


2004-09-23

 
Benvenuti in autunno.
L'ultima giornata dell'estate 2004 l'ho passata a casa di Federico a discutere di lavoro. Non ho avuto nemmeno il tempo di pranzare e sono andato avanti fino a sera nutrendomi di Granetti del Mulino Bianco e pachino, integrati, a cena, da fagiolini sconditi (che poi io non capisco perché, quando ero a dieta, Ciccio nel Frigo aveva solo nduja e affettati, mentre adesso che non sono più a dieta, ha solo verdure...).
Speriamo che ne sia valsa la pena.
Di contro, la stagione fecale si apre con un'interessante proposta del mio atelier intestinale: colore marrone luminoso; consistenza fibrosa; olezzo acre, che offende e perdura; quantità rilevante.
Il mio fuzzy-peso-Goldberg varia in maniera anomala, ma suppongo che dipenda dalla bilancia: 72,7 Kg. al risveglio; 72,5 (???) dopo una colazione senza rinunce; 72,2 al termine del défilé.

Il logion odierno ha un significato profondo, ma in quest'àmbito, faremo caso solo all'apparente attinenza con la materia di interesse:

«Gesú disse: Perché lavate l'esterno della tazza? Non pensate che Colui che ha fatto l'interno è anche Colui che ha fatto l'esterno?»

2004-09-22

 
"La batt, da' cal ven ch'l'ha".
La giornata di ieri è stata veramente tranquilla: non ho dormito, alle 06:45 ho preso l'aliscafo da Ventotene a Formia, poi il treno da Formia a Roma; arrivato a Roma, pranzo "di lavoro" da Sergio (antipasto di verdure, carbonara, caffé e amaro) e, a seguire, 16 chilometri di sentieri a villa Pamphili, dietro a Paolo che mi faceva da cicerone; doccia, due ore di sonno, poi prove con i Capone fino a mezzanotte.
Indipendentemente da ciò.
La fase di apertura non è in aramaico, ma in bolognese, e significa: "La botte, dà il vino che ha". Il vino che aveva la mia botte, questa mattina, era di colore marrone chiaro; aveva consistenza fibrosa e olezzo con chiare emanazioni alcoliche (deve trattarsi del vino rosso del pranzo, ché da prima di partire non ho bevuto niente di più forte della birra).
Reso gagliardo dalla trasferta pandataria, il mio fuzzy-peso-Goldberg osa oggi fino a quota 73,0 Kg. con variazioni nell'ordine dei tre etti prima e dopo il travaso dalla botte.

Il passo dal livre comincia bene, poi però mi fa pensare alle larve degli insetti:

«Gesú disse: Io sono la Luce, quella che sta sopra ogni cosa; il sono il Tutto: il Tutto è uscito da me e il Tutto è ritornato in me. Fendi il legno e io sono là; solleva la pietra e là mi troverai.»

2004-09-21

 
La festa di S. Candida, a Ventotene, non è più la stessa.
Un tempo, quando ti eri stancato di non rimorchiare alla festa che segue i fuochi d'artificio, potevi consolarti con un panino in piazza Castello. Il pane era di Teflon, la salsiccia aveva partecipato ai festeggiamenti anche l'anno precedente, i condimenti non appartenevano alla categoria delle sostanze commestibili, ma tu sapevi che il panino era là che ti aspettava, a qualunque ora della notte (o del mattino).
Ieri, invece, alle due di notte già stavano smontando il banco e se non ci fosse stato con me il mio amico Carlo (è lui l'esperto di tecniche di contrattazione), rischiavo di venir privato della mia eucarestia apocrifa.
Ma Carlo per fortuna c'era, e oggi - magia! - il panino è ricomparso a più di cento chilometri dal luogo dov'era stato visto per l'ultima volta. Il colore era marrone chiaro; la consistenza pastosa lasca; l'afrore, ferroso che rimane.
Il mio fuzzy-peso-Goldberg, valeva 73,4 Kg. prima dell'epifania, 73,2 dopo. Non è presente un valore relativo al risveglio perché non mi sembrava il caso di spogliarmi e pesarmi mentre l'aliscafo attraccava a Formia.

Nel livre, oggi, ho trovato questo:

«Gesú disse: Mostrami la pietra che i costruttori hanno scartata: essa è la pietra angolare! »
Il quesito sull'arancia è un tranello: tutti rispondono ovviamente "fanno a metà", ma questa non è la migliore spartizione possibile, perché una delle due sorelle ha bisogno dell'arancia per fare una spremuta, mentre l'altra deve grattarne la buccia in un dolce.

2004-09-20

 
Salomone non sempre ha ragione.
Oggi sono partito molto presto per l'isola di Ventotene, e ho dimenticato a casa i miei ritmi circadiani. Mancando l'argomento di interesse specifico, vi intrattengo con un quesito tratto da un libro sulle tecniche di contrattazione (non ne ho mai letto uno, ma ho un amico che tiene corsi di marketing):
In una casa ci sono due sorelle; la mattina si svegliano e scoprono che in casa c'è solo un'arancia. Tutte e due hanno bisogno dell'arancia. In che modo possono dividere l'arancia in modo che ciascuna ottenga il massimo beneficio dalla spartizione?
Domani, la risposta.

PS: avete visto che strano? la toolbar di Blogger prima appare e poi, misteriosamente, scompare....


2004-09-19

 
I tre estrusos.
La sessione odierna è giunta al rientro da un giro in bicicletta intorno al lago di Bracciano (64 Km totali), quindi il valore del fuzzy-peso-Goldberg prendetelo con beneficio di inventario.
I dati relativi alla materia di interesse, invece, sono dicotomici e aristotelici: colore simile a quello della terracotta; consistenza pastosa con inclusi (non identificabili); olezzo canonico, ma lieve.
Il valore da valutare con i piedi di piombo è: 71,5 Kg.; tale, infatti, risultava essere il mio peso all'ingresso nella sala piastrellata. A causa di una banale dimentianza, mancano invece i valori relativi al risveglio e al termine della fase di spinta.
La mia percentuale di succeso al solitario - mi vergogno un po' a dirlo - è scesa a 14,72%.

2004-09-18

 
Inevitabile.
Ieri, pranzo con i miei familiari da Sergio e dopo-cena da Ciccio: il mio fuzzy-G, già inquieto di suo in questo periodo, varia oggi su tonalità acute: 73,8 Kg. al risveglio; 74 netti dopo colazione; 73,6 Kg. finali.
La produzione di materia F, in compenso - pur se di livello decisamente inferiore a quella di ieri - ci ha lasciato abbastanza soddisfatti: colore marrone brumoso; consistenza fibrosa lùbrica (la mia preferita); odore uncinato e persistente.
Dice: ma che differenza c'è fra "persistente" e molto "persistente"?
È presto detto: "persistente" è quando l'olezzo è percepibile fino al termine della sessione di lavoro; "molto persistente" è quando è percepibile anche diversi minuti dopo il termine della sessione di lavoro.

Il passo dal livre di oggi ci suggerisce uno dei motivi del successo del Cristianesimo:

«I discepoli gli dissero: Può essere utile o no la circoncisione? Ed Egli disse loro: Se fosse utile, il loro Padre li avrebbe generati circoncisi già dalla madre. Ma la sola circoncisione in ispirito è veramente utile.»

2004-09-17

 
"Il bimbo ha quarant'anni".
La produzione odierna può essere considerata - per utilizzare un temine caro al mio spacciatore di biciclette - il top di gamma della defecazione.
Annunciata da emanazioni sibilanti e letali come cobra, ha visto la luce intorno alle 8:15 di questa mattina, mentre ero al telefono con Ciccio, che ha potuto vivere in diretta i momenti salienti dell'evento. Il colore era un nocciola sfumato arancio, adattissimo a questo fine estate piovoso; la consistenza era pastosa (tipo purea), mentre l'afrore era talmente insostenibile alle nari che mi sono visto costretto a tirare l'acqua anzi tempo per liberare il pur vasto ambiente piastrellato del mefitico malloppo. La presenza di sostanze piccanti nel composto, inoltre, imponeva l'immediato raffreddamento in acqua della bocca del condotto.
Insomma, l'estrusione perfetta.
Il mio fuzzy-peso-Goldberg, per ottimi motivi, è salito a 73,0 Kg.

Il passo del livre, non so perché, mi ha fatto venire in mente i pacifisti e i no-global:

«In verità siete diventati simili ai Giudei: essi infatti o amano l'albero e ne detestano il frutto, o amano il frutto e detestano l'albero.»

2004-09-16

 
Stanno succedendo cose strane...
Ieri sera sono stato a vedere uno spettacolo di Ascanio Celestini (che bravo!) alla Festa di Rifondazione (che bello!). C'era pochissima gente (davvero!) e l'organizzazione era eccellente (come sempre!).
Ignorando i molti stand gastronomici offrivano cibi esotici come: goulash, cous-cous, kebab e sushi (ghiottissimi!), mi sono diretto verso il banco che vendeva panini con la salsiccia, dove ho potuto ritirare il panino che avevo prenotato da casa, grazie a Internet (la tecnologia al servizio dell'Uomo!).
Insomma, una serata indimenticabile.
Forse a causa dell'imprecisato numero di birre assunte, il mio fuzzy-peso-Goldberg questa mattina faceva capoccella a 72,6 Kg., così, approfittando del fatto che erano solo le 6:55, ho preso la moto e sono andato a fare del moto a villa Pamphili.
Al rientro, pesavo un chilo e duecento grammi di meno, ma ero completamente zuppo, ché, appena avevo finito di correre, si era scatenato un acquazzone.
Malgrado ciò, sono piuttosto soddisfatto dalla sessione odierna: tre etti di materia F di colore marrone chiaro, consistenza pastosa solida e olezzo alcolico acre che riportava alla mente i due Campari che sono stato costretto a bere ieri sera, come aperitivo.

Tommaso, dopo un inizio illuminante, oggi sembra Frate Indovino:

«Nessun profeta è ben accolto nel suo paese e un medico non opera guarigioni tra coloro che lo conoscono. [...] Una città costruita su di un'alta montagna e fortificata non può cadere né essere nascosta. [...]Se un cieco conduce un altro cieco, cadono ambedue in un fosso. [...] »

2004-09-15

 
Sergio: è bello sapere che c'è.
Ieri, a pranzo, sono andato da Sergio a mangiare la carbonara e, per compensare, a cena non ho mangiato, limitandomi a un assaggio di focaccia nel dopo-prove con i Capone.
Non si è rivelata una scelta particolarmente astuta.
I miei livelli produttivi, dopo l'afasia di ieri, sono rimasti bassini: due salsiccette e una manciata di ribes (inodori, per giunta); mentre il il mio fuzzy-peso-Goldberg è salito lo stesso a 72,4 Kg. e solo dopo 32 Km in bicicletta si è deciso a ritornare a 71,7 Kg. (71,4 come valore finale).

La lettura odierna mi ha causato qualche perplessità:

«Gesú disse: Ama tuo fratello come la tua anima e vigila su di lui come sulla pupilla del tuo occhio.»
Io, di fratelli, ne ho due: che faccio, uno lo amo e l'altro lo vigilo?

2004-09-14

 
Il mio fuzzy-peso-Goldberg, al risveglio, era di 71,7 Kg.
Per oggi, questo è tutto.


2004-09-13

 
Gnostico dentro.
Con mio grande stupore, quando mi sono pesato questa mattina, ho scoperto che il mio fuzzy-peso-Goldberg era finalmente ritornato a livelli accetabili, dopo l'impennata dovuta a due giorni in Abruzzo con Ciccio e un fine settimana in barca con Luigi: 71,8 Kg. sono ancora un po' tanti (vorrei scendere sotto i 70), ma sono sempre meglio dei 76,2 di fine agosto.
Venendo alla materia di interesse, la sessione odierna non è andata malaccio: il colore era marrone scuro, la consistenza la potrei definire "pastosa frastagliata", (ricordava un po' gli ingrandimenti dei capelli sfibrati nelle pubblicità degli shampoo), l'olfattivo era tenue, come in una poesia di Pascoli.
Le variazioni del mio fuzzy-G si sono mantenute nella norma dei +-200 grammi, chiudendo con un promettente 71,7.

A "livello cultura", devo dire che il Vangelo di Tommaso sta ai vangeli precedenti come la Pietà di Michelangelo sta alle statuine fosforescenti della Madonna che vendono a Lourdes. Comincio a capire perché i padri della Chiesa ce l'avessero tanto con i dogmi degli eredi gnostici (cfr. Canaro).

«Gesú disse loro: Se voi digiunerete, commetterete colpa verso voi stessi; se pregherete, sarete posti sotto giudizio; se farete l'elemosina, farete danno al vostro spirito. Se andrete in qualche terra e vi aggirerete per la contrada, se vi riceveranno, mangiate ciò che vi metteranno davanti, e coloro che sono malati fra loro, guariteli. Poiché non ciò che entra dalla vostra bocca vi contaminerà, ma ciò che esce dalla vostra bocca: questo vi contaminerà.»

2004-09-12

 
Scusate il ritardo.
Dice: Alla buon'ora: che fine hai fatto?
Un po' avevo da lavorare, un po' avevo altro per la testa.
Dice: Che cosa avevi da fare, più importante del tuo diario fecale?
Niente di particolare, dovevo finire un lavoro e mettere le basi per una nuova teoria cosmogonica.
Dice: Ce n'erano già.
Vero, ma sono incomplete. La mia teoria cosmogonica comprende anche due fattori di primaria importanza, colpevolmente trascurati dalle altre teorie: il Minipimer e il concetto di Immancabile Testa di Pera.
Dice: Brutto, arrivare a quarant'anni senza aver concluso niente nella vita eh?
No, guarda, davvero: credo di aver capito quale sia il Senso della Vita. E c'entra anche il Minipimer.
Dice: Vabbe', poi ci racconti. Adesso dicci della seduta odierna.
La seduta, è andata piuttosto bene. Dopo un paio di giorni all'insegna del minimalismo, oggi i miei sforzi hanno prodotto buoni 50/60 cm. di materia F, di diametro leggermente ridotto, ma piacevolmente densa e senza soluzione di continuità. Il colore del serpentone era marrone tendente al verde; la consistenza appariva pastosa granulare; l'olezzo - ferroso - è partito alla grande, ma dopo poco si è affievolito. Il lieve surriscaldamento della filiera rilevato al termine delle attività produttive, non è chiaro se fosse da imputare alla presenza di sostenze piccanti nell'impasto o all'atttrito prolungato a causa della lunghezza.
Il mio fuzzy-peso-Goldberg è variato così: 72,6 Kg. al risveglio; 72,7 dopo colazione; 72,3 in chiusura.

Il mio Livre sono ancora i Vangeli apocrifi; per la precisione, i Vangeli gnostici; a voler proprio fare il pignolo, il Vangelo di Tommaso:

«[Gesú disse] In questi giorni in cui voi vi nutrite di cose morte, le rendete cose di vita: che farete quando sarete nella Luce, nel giorno in cui, essendo uno, diverrete due? Quando diverrete due, cosa farete?»

2004-09-11

 
Sto mettendo in ordine.
In casa e nella mia vita.
In casa è più facile.
Ieri ho tolto un po' di ragnatele nella parte bassa della mansarda, dove abbiamo ammucchiato tutto ciò che non ci serve più, ma che non vogliamo buttare via. Ho trovato diverse cose interessanti.

In una scatola c'erano I Quindici, l'enciclopedia per il bambino maccartista. Dei quindici tomi (appunto) di cui era composta, ricordo di aver sfogliato talvolta il volume dedicato agli animali e di aver speso il resto della mia adolescenza leggendo il numero nove (costola verde chiaro), ovvero, Fare e costruire. Una volta, con mio fratello, esaltati dalla lettura del suddetto volume, provammo a fare una marionetta con la cartapesta. Servivano colla per manifesti e carta di giornale macerata; non ce l'avevamo, così usammo vinavil e segatura. Non funzionò. Scornati, prendemmo l'ammasso bituminoso che avevamo prodotto e lo buttammo nel water. Si rese necessario l'intervento di un idraulico.

In un'altra scatola ho trovato un dattiloscritto ingiallito. Sulla prima pagina, con caratteri disegnati a mano, c'è scritto:
MARYKA
Romanzo
Roma, 7 agosto 1946
L'autore si firma "Gianni Ugo"; scopro così che il secondo nome di mio padre è quello del fratello di mio nonno.
Nel 1946 aveva vent'anni.
Apro a caso:

Le parole di Martha rimbombarono nel silenzio e fecero sì che diversi della comitiva ammutolissero d'improvviso, fissando Jack, pallido come un morto.
Gli altri intuirono il cambiamento d'umore e tacquero anch'essi con aria dubbiosa. Ren, accigliato si avvicinò al telefono, fra il silenzio generale. Jack rimase seduto, dov'era, fumando; solo, era pallido e fissava in terra.
Ren portò il ricevitore all'orecchio.
"Pronto"

Una delle scatole era mia, l'avevo parcheggiata qui nel 2000, quando lasciai la mia casa di Ostia e mi trasferii a Ventotene. All'interno della scatola c'erano delle carte e, fra le carte, c'erano degli appunti di viaggio che risalivano all?estate del 1998. Se fra sessant'anni mio figlio Moldo Michele gli darà un'occhiata (e se riuscirà a decifrare la mia grafia), troverà questo brano:
Nel tratto fra Siena e Firenze, complici anche il caldo e il vino bevuto, ho quella che penso di poter definire senz'ombra di dubbio l'idea più schifosa che mi sia mai venuta in mente (e, voglio dire...): un uomo con il sistema digestivo invertito rispetto al nostro, che infila nel culo dei cilindri di merda, producendo, dopo un po', delle pietanze dalla bocca. Inutile dire che l'uomo trova schifose le pietanze, mentre ha grande considerazione dei cilindri di merda e che seleziona con cura quasi religiosa i "ristoranti" in cui se li fa servire.
Un ingorgo prima di Firenze mi ferma prima che possa farmi un'idea più precisa dell'arredamento e della meccanica di questi ristoranti, ma qualche ora dopo il mostro riaffiora e pavento una situazione speculare in cui il nostro uomo immagini a sua volta un essere a sistema digerente invertito rispetto al suo (normale, quindi: mangia pietanze ed evacua feci), trovando estremamente schifoso il pensiero.

Questa non è la fine di Defecatio.


2004-09-10

 
Prendi il motorino e scappa.
Mercoledì scorso...
Dice: Mercoledì 9 febbraio?
No, mercoledì 16.
Dice: Perché, oggi che giorno è?
Oggi è mercoledì 23.
Dice: Ah.
Insomma, mercoledì scorso, sono stato a cena da Bianca e Francesco.
Bianca e Francesco, voi non li conoscete, anzi, per la precisione, non li conoscevo nemmeno io, fino a mercoledì scorso, ma sono stato contento di conoscerli. Me li ha presentati il mio avvocato: Francesco è suo fratello e Bianca è sua moglie.
Dice: Bianca è la moglie del tuo avvocato?
No. Bianca è la cognata del mio avvocato e Francesco è suo marito.
Dice: Francesco, è il marito o il fratello del tuo avvocato?
Ascolta attentamente: Francesco è il fratello del mio avvocato; Bianca è la moglie di Francesco; essendo la moglie di Francesco, Bianca è anche la cognata del mio avvocato.
Dice: Ho capito, grazie.
Posso andare avanti?
Dice: Prego.
Grazie.
È stata una cena piuttosto gradevole: fettuccine al sugo di carne come primo; carne per secondo e insalata. Da bere, vino rosso e poi grappa ad accompagnare l'Antico Toscano diviso con il padrone di casa.
Dice: Che sarebbe Francesco...
Precisamente.
Dice: Ovvero il fratello del tuo avvocato...
Ci metti un po', ma vedo che alla fine le cose le capisci.
Dice: Quindi, se ho capito bene, il tuo avvocato è il fratello di Francesco...
Bastardo.


2004-09-09

 
La minaccia degli UDM.
Due persone che conosco (tre, per la precisione), in questo periodo hanno dei problemi a causa di individui appartenenti alla razza degli Uomini Di M.; laddove "M" è l'iniziale di quella parola che le regole della casa mi impediscono di scrivere. Senza fare nomi, ché in questo caso non sarebbe educato, l'altro giorno sono andato a prendere un caffè con un vecchio amico che non vedevo da qualche anno e lui, a un certo punto, mi ha chiesto se mi era mai capitato di stare male perché una donna mi aveva lasciato. Ovviamente ho risposto di sì, il che ha portato alla domanda successiva: a lei lo hai detto, che stavi soffrendo? Ovviamente ho risposto di no: con lei non avrei mai ammesso la mia sofferenza; anzi, per quanto straziato potessi essere nell'anima, con colei che quella pena causava ho sempre cercato di apparire indifferente, se non addirittura sollevato. Un po' dispiaciuto, magari, per aver buttato tempo ed energie in un'impresa fallimentare, ma sostanzialmente indenne. Il mio amico ha annuito e mi ha detto che questa è la risposta che ha ricevuto da tutti quelli con cui ha parlato, ma che, malgrado ciò, l'ex ragazzo della sua attuale compagna la stava tampinando con telefonate "ossianiche" (ha usato questo aggettivo, ma non ho avuto ancora modo di scoprire cosa significhi), durante le quali la rendeva partecipe del suo profondo e incurabile male di vivere. Il mio amico, che sulle prime aveva lasciato correre, convinto che si trattasse di un fastidio passeggero, ora cominciava a preoccuparsi perché il perdurare di questa attività telefonica minacciava di incrinare il rapporto, altrimenti solido, fra lui e la sua ragazza.
Insomma, era rimasto vittima di un tipico attacco da UDM.

Come ha giustamente affermato Desmond Morris in un suo articolo del 1977:
«L'UDM, per quanto subdolo, è facilmente identificabile. Esso, infatti manca totalmente di dignità e, se abbandonato dalla compagna, inscena immancabilmente una patetica pantomima amorosa con la quale tenta di ritornare nelle grazie della femmina. Invertendo i normali canoni biologici che prevedono la sopravvivenza del più forte, l'UDM cerca di affermarsi in quanto più debole e, invece di esibire il piumaggio o il pelo, cerca di far colpo con le lacrime. La femmina della specie si trova così a dover bilanciare, da un lato, la naturale pulsione ad accoppiarsi con l?esemplare più forte e, dall?altro, l'istinto materno che la spinge a prendersi cura del cucciolo che guaisce. Chi ci va di mezzo, in questi casi, è il nuovo compagno della femmina, che si trova a dover gestire sia l'instabilità emotiva della compagna, che il proprio, naturalissimo desiderio di eliminare fisicamente il rivale. Essendo - a causa di inadeguate sovrastrutture religiose e di una legislazione del tutto cieca ai reali bisogni della specie - impossibilitato a soddisfare i suoi primordiali istinti (sopprimere il rivale e accoppiarsi in santa pace con la femmina), il maschio sano è quindi costretto a trasferire la sua aggressività repressa nel rapporto di coppia, solitamente con effetti devastanti. L'UDM risulta quindi due volte insensato in un'ottica evoluzionistica, visto che non si accoppia lui e non fa accoppiare gli altri.»
Lettori di Defecatio, voi, non comportatevi così: quando una donna vi lascia, siate dignitosi.


2004-09-08

 
Com'è andata l'arringa?
Oggi (che, alla faccia di qualunque coerenza narrativa, è il 9 febbraio 2005), sono stato a pranzo con Guy: tonnarelli cacio e pepe, cicoria ripassata, vino e amaro. Locale un po' affollato, ma conversazione piacevole, e una conferma alla mia impressione iniziale: Chiappaventi, malgrado il mestiere che fa, è una brava persona, nel senso più antico del termine.
A parte ciò.
La mia vita si sta lentamente stabilizzando. Mangio in maniera un po' più sconclusionata di quanto avvenisse fino a qualche giorno fa e, strano a dirsi, ho scoperto che i mischioni minipimerizzati non mi danno più la gioja di un tempo, ma non ingrasso, anzi: i pantaloni che avevo acquistato a novembre, adesso mi vanno quasi larghi.
Dal canto loro, i circadiani hanno risentito positivamente del trasferimento dall'area urbana alla periferia rurale. Infatti, se da un lato la produzione di materia F è diventata più discontinua, il livello medio del prodotto è decisamente migliorato sia dal punto di vista volumetrico, che in termini di emanazioni olfattive (spesso strazianti). La consistenza dominante è adesso pastosa con fibre, mentre il colore è perlopiù quello della creta asciutta.
Dormo poco, ma non perché sia inquieto.
E c'è dell'altro.


2004-09-07

 
Non gli credete: oggi non è il sette settembre, bensì il tre febbraio.
Speravo di restare in casa a mettere un po' di ordine nelle mie cose, ma ho preferito fare il bravo figlio e accompagnare mio padre alla veglia funebre per un suo amico. Mentre ero lì, mi arriva una telefonata. Non conosco il numero, quindi non me la sento di ignorare la chiamata: mi sposto in un angolo e rispondo.
- Sei indietro con il tuo blog. - mi dice una voce che non riesco a identificare, e mentre io metabolizzo la sorpresa, cercando di darmi un contegno, aggiunge: - Sono Guy.
Adesso capite perché chiamerò i miei figli Moldo e Pranka: per risparmiargli il fastidio di specificare il proprio cognome.
Mi fa molto piacere sentire Chiappaventi, ma devo comunque chiudere in fretta, ché non è né il luogo né il momento. Lo richiamo più tardi, dopo aver riaccompagnato a casa il genitore. Gli fornisco un rapido quadro della situazione e restiamo d'accordo di vederci a pranzo, ma fra qualche giorno, ché io sono in assestamento e lui è in allerta papale.
La sera sono in sala prove con i Capone: suoniamo malissimo, ma ci divertiamo come scemi. Quando usciamo dalla sala, il cantante si accende la sua solita sigaretta post-coitale e mi chiede:
- Canaro, cos'è la felicità?
Mi dice bene, ho pronta la risposta:
- È il raziocinio che contempla estasiato i suoi errori.


2004-09-06

 
Che poi, non è lunedì 6 settembre 2004, ma la sera di martedì primo febbraio, ed è già successo tutto.
Questa mattina, di buon'ora, ho caricato le mie cose sul furgone (un Nissan Vanette che ho acquistato il 20 ottobre, ci dovete ancora arrivare) e mi sono trasferito temporaneamente nella casa dei miei a Trevignano. Dico "dei miei", non nel senso che mio padre e mia madre sono qui, ma nel senso che la casa gli appartiene; dico "temporaneamente" non nel senso che poi ritorno dov'ero, ma nel senso che mi devo cercare casa.
Paradossalmente, la mia uscita di scena è coincisa con l'arrivo di Teresa (che adesso il venerdì è impegnata e che quindi presta opera il martedì), ma non credo che oggi sia stata lei la causa del mio disordine circadiano. Incrociandoci (nel senso dinamico del termine) sulla porta, abbiamo avuto uno scambio di battute breve, ma significativo:
- Parte?
- Sposto.


2004-09-05

 
Consecutio temporum.
L'idea m'è venuta l'altro ieri, mentre affrontavo in bicicletta la gelida tramontana che ha pulito il cielo di Roma: scardinare l'ordine temporale di questo blog.
Perché, vedete, oggi non è il cinque settembre 2004, bensì il primo febbraio 2005 e nella mia vita stanno succedendo cose che andrebbero registrate da qualche parte: è possibile/morale farlo in questo contesto?
Direte voi: Defecatio non è un diario.
Magari lo fosse, vi rispondo io: qui, mi sembra che sia la mia vita a dipendere da Defecatio, e non vice versa...
Nel caso ve lo steste chiedendo, sì: sto bevendo una bottiglia di Concento, vino rosso prodotto dall'azienda agricola L'Olivella di Frascati, ma non è questo il punto.
Il punto è: dei resoconti che ho dovuto saltare a causa dei problemi di Blogger, mi resta da scrivere solo la settimana dal 5 al 12 settembre, che non presenta produzioni di spicco; perché - pensavo, domenica 30 gennaio, intorno alle 17:20 - in vece di infiocchettare le fredde informazioni contenute nella base-dati del mio palmare, non la faccio sporca (in senso lato) e non narro ciò che mi succede qui e ora?
All'1:51 di martedì 2 febbraio, non mi sembra più tanto una buona idea.
Perché, vedete, ho scoperto che lui è morto proprio il cinque di settembre e, stando così le cose, se vi raccontassi davvero tutto quello che mi sta succedendo, non mi credereste.
Quindi.
Trattandosi di ricorrenza luttuosa, ometto le notizie relative alla materia di interesse e sostituisco la citazione dal livre con un brano da Tristano e Isotta:
Se altrove perdo il mio tempo,
che mi é concesso alla vita,
così non vivo nel mondo
come vuole il mio destino

2004-09-04

 
Mettevi nei miei panni.
Sono qui, alle 19:38 del 27 gennaio 2005, con Ciccio in ospedale e tutt'altro per la testa, ma devo scrivere il Defecatio del 4 settembre.
Ti sembra facile, a te?
Non è facile: chi se lo ricorda, cosa ho fatto io il 4 settembre?
Direte voi: Guarda sul palmare.
C'è scritto solo: "Ciccio per pranzo", dalle 13 alle 14. Non è proprio il genere di informazione su cui sia facile imbastire una storia faceta.
Direte voi: Allora guarda sulla tua base-dati fecale.
Già fatto; è poca roba:

Peso al risveglio:72,6
Peso pre:72,9
Peso post:72,6
Colore:marrone chiaro
Consistenza:pastosa con inclusi
Odore:etereo
Quantità:scarsa, ma ieri ho bissato
Note:Il fuzzy non ha risentito della corsa di ieri, il mio tendine d'Achille, sì.

L'unica cosa interessante, ma solo per me, è la questione del tendine d'Achille: le Saucony che ho comprato il 27 marzo sono durate solo cinque mesi. Speriamo che quelle che ho comprato la settimana scorsa facciano una riuscita migliore...


2004-09-03

 
Ovviamente.
Il mio fuzzy-peso-Goldberg si mantiene sostanzialmente inalterato, gorgheggiando di due semitoni intorno ai 72,6 chilogrammi registrati dopo la colazione. Si tratta, nel complesso, di un risultato positivo, visto che ieri, a pranzo, sono andato a Bracciano con Michele (panino e birra al circolo velico di Stefano) e che ieri sera sono finalmente tornato da Sergio (bistecca, cicoria e mezzo litro di rosso, ovviamente).
Non solo.
Nel post-Sergio, sono andato a prendere una macedonia di frutta a ponte Cestio e poi ho raggiunto mia cugina all'affollato baretto di ponte Milvio.
Ero uscito in bicicletta; ovviamente sono arrivato a ponte Milvio pedalando lungo gli argini del Tevere e, altrettanto ovviamente, sono arrivato sudato come un manovale, ma lo spettacolo Fiume sotto la luce della luna valeva la pena e la traspirazione.
L'unica traccia di tutta questa bella vita, nella mia produzione odierna, è l'olezzo: acuto con sfumature alcoliche; la squallida purea lasca di colore verde marcio a cui ho da poco detto addio, la registro solo per dovere di cronaca.
Ovviamente.

2004-09-02

 
Congiuntura e previsioni per la filiera fecale italiana nell'autunno 2004.
I dati relativi al primo semestre 2004 sembrano far emergere i primi segnali di recupero nell'area fuzzy-Goldberg (che fattura 72,3 chilogrammi al risveglio; 72,7 dopo la colazione e 72,6 al termine delle sfilate), mentre i comparti "a valle" sono risultati ancora alle prese con le code della lunga fase digestiva.
In questo contesto, il "sentiment" prevalente fra gli imprenditori sta evolvendo in senso meno pessimista, anche se l'appuntamento con la ripresa "vera" viene ulteriormente rinviato. Le speranze degli operatori si concentrano infatti ora sulla cena di questa sera da Sergio, che alimenterà l'attività produttiva dei prossimi giorni.
Al di la dei tempi e dei modi in cui si manifesterà la ripresa della domanda internazionale, nello scenario competitivo che si è delineato negli ultimi anni, il successo delle aziende (e del settore nel suo complesso) è sempre più legato a chiare ed univoche scelte di posizionamento in termini di prodotto/mercato/canale digestivo, e, successivamente, dalla capacità di offrire al proprio target di clientela i migliori rapporti qualità/prezzo/servizio che il Made in Italy possa garantire.
Relativamente ai prodotti fecali italiani, le indicazioni (ancora provvisorie) sulla stagione estiva, evidenziano - nonostante un inizio caratterizzato da basse temperature e maltempo che non hanno certo stimolato lo sport e l'assunzione di alimenti leggeri - qualche recupero verso livelli di sostanziale stabilità. Il color mattone, comunque, sembra essere la scelta obbligata per questo inizio di settembre; meno rigidi, al contrario, i dettami della moda riguardanti la consistenza, che può essere fibrosa con inclusi (molto in le bucce di pachino, che presuppongono un pranzo al circolo velico) e l'afrore, che comunque è bene sia acre e stanziale.
Questa dinamica è coerente con le ultime previsioni di AcNielsen (aprile 2004) che sottolineano la possibilità di un lento ma progressivo recupero da ascriversi sia all'atteso miglioramento del quadro gastro-economico interno, sia a qualche modifica dell'atteggiamento del consumatore verso i prodotti a base di fibre, sia, infine, ai massicci sforzi dell'offerta per rivitalizzare il mercato.

2004-09-01

 
Information underflow. Vestigia del cicorione mangiato a pranzo ieri mi fanno considerare chiusa la caccia al tesoro. Il provvisorio, se non è in viaggio per qualche località di mare, si farà vivo lui.
La materia F - prodotta quest'oggi in buona quantità - aveva consistenza pastosa con inclusi fibrosi ed emanava un olezzo Duracell, che dura fino a tre volte di più del normale olezzo zinco-carbone.
Il fuzzy-peso-Goldberg variava canonicamente intorno ai 73,2 chilogrammi fatti registrare al risveglio; la mia tavolozza fecale insisteva su quel terra rossa di Venezia tanto caro a Giorgione.

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