2004-12-31

 
Ridi, pagliaccio.
Ogni tanto ci ricasco, l'ultima volta mi pare che sia stata ad Ottobre: ci sono giorni in cui la mia vita privata si insinua indesiderata in questi resoconti e ne incupisce i toni. Vorrei che non accadesse, vorrei riuscire a filtrare i miei umori quel tanto che basta a scrivere una scheda prodotto, ma non sempre ci riesco.
"Io sono un clown e faccio collezione di attimi", diceva il personaggio di Heinrich Böll.
Solo che non tutti gli attimi fanno ridere.

Direte voi: Finito?
Sì.
Direte voi: Scusa, ma ti sembra il caso di chiudere l'anno così?
Mio caro interlocutore dialettico, e come dovrei chiuderlo?
Direte voi: Non lo so, sei tu che ti atteggi a scrittore. Io posso solo dirti che dal Defecatio del 31 dicembre mi aspettavo gajezza e buoni propositi per il nuovo anno.
Lo so, hai ragione, ma non mi viene nulla.
Direte voi: Un caffé caldo seguìto da acqua Panna gelata potrebbe aiutare?
Non in quel senso. Non mi viene da dire nulla di divertente.
Direte voi: Ma sei triste per la questione che riempie le cronache?
Macché. Sono banalissime questioni personali.
Direte voi: E no, scusa. Chi se ne impipa dei tuoi dolori da giovane Werther: noi vogliamo la scheda prodotto.
Non credo di esserne capace. Ho perso l'ispirazione.
Direte voi: Ma no, ma no, puoi farcela. Guarda, ti aiuto io: cosa hai mangiato ieri?
A pranzo eravamo in giro in moto con Sandro e abbiamo mangiato un saccottino con le verdure e un pezzo di pizza con la lonza.
Direte voi: Bravo. E a cena?
Pasta con i polipetti e tzaziki.
Direte voi: Questo spiega la fiatella. Ma andiamo avanti: il fuzzy-G, al risveglio, quanto era quotato?
72 chilogrammi netti.
Direte voi: Mangi pasta la sera, è il minimo che ti possa succedere. Hai messo in atto misure correttive?
Sì, tutti i giri che dovevo fare oggi, li ho fatti in bicicletta. Quando sono rientrato, avevo perso sette etti, malgrado fossi stato a pranzo con Stefano.
Direte voi: Cosa hai mangiato?
No, quello lo devo dire domani, ma ti faccio un'anticipazione: il contorno era cicoria ripassata.
Direte voi: Matteo non ci crederà.
Ho conservato la ricevuta del ristorante.
Direte voi: Astuto individuo. E adesso veniamo alla materia di interesse: colore?
Direi marrone.
Direte voi: "Direi"?
Era marrone. Con solo una venatura di rosso.
Direte voi: Che consistenza aveva?
Pastosa granulata, più lasca nel finale.
Direte voi: Cosa promanava, a livello olfattivo? Olezzi, miasmi, effluvii... Su, che siamo quasi alla fine.
Promanava un olezzo virtuoso di buona persistenza.
Direte voi: Variazione Goldberg del fuzzy-peso fra il prima e il dopo?
Tre etti.
Direte voi: Ottimo. Un'ultima domanda e abbiamo finito: cosa hai letto mentre pagavi la gabella?
Non ho letto, è stata una sessione vespertina.
Direte voi: Vabbe', ma questo è il Defecatio di fine anno, puoi fare uno strappo alla regola.
Va bene una frase di Flaiano?
Direte voi: Non lo so, tu dilla e vediamo.

«mi sono fatto una piccola e riprovevole fama di uomo forse intelligente, ma arido. La verità è il contrario: sono certamente un cretino, ma umido.»

2004-12-30

 
Voglio le lenticchie.
Il fatto è che anche il macinato era prossimo al capolinea, così, ieri sera, ho provato a cucinare un calamaro ripieno. Per quanto riguarda il calamaro, è stato facile: ne ho trovato uno già fatto al supermercato; il ripieno, invece, l'ho dovuto preparare io con cipolla, carne macinata, sugo di pomodoro e pangrattato. Fossi stato un po' meno fesso, avrei aggiunto anche del parmigiano come legante, ma le ricette su internet sono andato a leggerle dopo aver infornato il nectonico, e a quel punto era troppo tardi per rimediare.
Comunque, esso era buono. Non quanto i calamari ripieni che cucina Aniello a Ventotene, ma si faceva mangiare. Inoltre, non avendo io cucito i lembi del simpatico cefalopode, il ripieno, aumentando di volume con la cottura, era fuoriuscito dal saccoccio, anticipando quella che sarebbe stata la fine della film.
Sfortunatamente, però, il calamaro è una delle cose che la dietologa mi aveva consigliato di evitare (specie se la mattina, a pranzo, ero stato da Sergio con mio fratello), e infatti, questa mattina il mio fuzzy-peso-Goldberg era risalito a 71,1 Kg, vanificando gli sforzi pneumatici dei giorni scorsi.
In compenso, la produzione odierna è stata notevole: massa gravitazionale pari a 400 grammi; colore marrone chiaro; consistenza granulosa lasca (che fa sempre simpatia); afrore multietnico che da seduto pensavo si fosse volatilizzato e invece, quando mi sono alzato, ho capito che aleggiava a mezz'aria.

Lunedi sono andato da Feltrinelli per comprare un'altra copia di In fondo a destra, solo che non mi ricordavo in quale scaffale fosse conservato e ho dovuto chiederlo al personale della libreria:

Io: Sto cercando un libro che si chiama "In fondo a destra", sa dirmi dove lo posso trovare?
Lui: In fondo a destra.
Io: Ah ah. No, seriamente, dove sta?
Lui: Di cosa parla?
Io: Be', veramente, parla di cessi.
Lui: Aspetti che controllo... Ah, sì: è nel reparto "Antropologia".
Io: E dov'è il reparo Antropologia?
Lui: In fondo, a destra.

2004-12-29

 
Space oddity.
Il fatto è che la frutta stava andando a male e io non sopporto di dover buttare la roba da mangiare. Così, ieri, in vece del pranzo, mi sono preparato un bel frullatone di mele e di pere e poi, approfittando del bel tempo, sono andato a fare un giro in bicicletta con Paolo.
Ha aiutato.
Questa mattina, stazzavo circa un chilo in meno rispetto a ieri; 96,6 chilogrammi, per la precisione. Diversamente da quanto era successo nei giorni scorsi, inoltre, la variazione pneumatica della mia massa gravitazionale non si è accompagnata a un calo produttivo, anzi. Malgrado la differenza fra la pesata preventiva e quella consuntiva sia stata di soli due etti, la "gabella che al mio cul dovevo" (per citare Rabelais) è stata tutt'altro che misera: vestita d'un bel marrone chiaro, aveva una consistenza pastosa con scaglie ed emanava un olezzo marcescente che, malgrado un inizio incerto, ha acquistato col tempo una notevole autostima.

Il capitolo dedicato alla defecazione nello spazio, da solo, vale l'acquisto del livre. Ai fortunati che sono passati da ma maison qui n'est pas ma maison (è la giornata delle citazioni dai francesi) ho fatto leggere da pagina 159 a pagina 162; voi che non mi avete fatto regali per natale, vi beccate solo un breve estratto:

«La pipì viene fatta direttamente in una tubazione che, utilizzando il vuoto dello spazio, viene risucchiata e direttamente dispersa nel cosmo. Alcuni astronauti hanno descritto questa operazione di scarico, in cui l'orina si disperde come una pioggia dorata nel vuoto, come uno spettacolo niente affatto indifferente, affascinante.»

2004-12-28

 
La convinzione di Ginevra.
La sessione odierna mi lascia del tutto insoddisfatto. Vero è che ieri pioveva e che l'unico modo per ricondurre la mia fuzzy-massa-gravitazionale a valori pneumatici è stato di saltare la pasta a pranzo, cibandosi degli avanzi della cena del 24 a casa dei genitori dalla MPDC (una tristissima gallina bollita, che è rimasta tristissima anche dopo che l'ho ripassata in padella con un po' d'olio piccante e pomodori pachino); vero è, altresì, che a cena mi sono cucinato solo una frittata ché avevamo fatto tardi al pronto soccorso (la MPDC, come da tradizione, si è resa inabile per tutta la durata delle vacanze natalizie, cadendo con la bicicletta); resta però il fatto, innegabile, che quel mesto orfanello marroncino e inodore lo posso considerare solo come l'anticipo su un saldo finale più consistente.
Anche il fuzzy-G, che al risveglio mostrava di reagire positivamente alle azioni correttive, scendendo a 70,7 chilogrammi, non risente di variazioni a seguito delle attività produttive.

Arnott, posso toccarti una spalla?

«Durante la Seconda guerra mondiale, è noto che gli ecquipaggi dell'Aviazione inglese erano soliti scaricare con grande gusto il prodotto delle loro fatiche intestinali sulle città della Germania che visitavano nei loro raid notturni. [...] La pratica però venne proibita dalle autorità militari, per il timore che i tedeschi potessero immaginare che quegli strani prodotti piovuti dal cielo facessero parte dei prodromi di una guerra chimica e potessero reagire contrattacando con i gas.»

2004-12-27

 
Altrimenti è peccato?
Bizzarra coincidenza: a maggio, Guy Chiappaventi ha presentato il suo libro lo stesso giorno in cui il mio amico Luca (non quello con cui vado in bicicletta, un altro) compiva quarant'anni. Ieri è stato Luca ad organizzare un rinfresco, ed era il compleanno di Guy.
Direte voi: E a noi?
A voi (che siete noi, se lo dite voi), nulla, ma a me qualcosa, specie a livello olfattivo. Infatti, iersera, a casa di Luca, pur non avendo mangiato molto, ho tenuto fede alla promessa di ubriacarmi alla salute di Chiappaventi e questa mattina l'artificium (da tanto che non lo chiamavo così) testimoniava la mia integrità, emanando un lezzo acre di vinacce. Con i suoi 600 grammi di variazione fra le pesate pre/post, la produzione odierna si colloca a buon diritto fra le migliori di questo 2004: la scheda prodotto segnala inoltre un'interessante colorazione bi-tonale (marrone e verde) e una consistenza pastoso-granulare decisamente appropriata.

Arnott citava oggi il Deuteronimio. Lo faccio anch'io:

«Avrai pure un luogo fuori dal campo e là fuori andrai per i tuoi bisogni. E fra i tuoi attrezzi avrai una pala, con la quale, quando vorrai andar fuori per i tuoi bisogni, scaverai la terra e coprirai i tuoi escrementi.»

2004-12-26

 
È sconsigliato sporgersi dal finestrino.
Alla voce Massa, su Wikipedia, toviamo che:
Si considerino due corpi A e B con massa gravitazionale MA e MB, alla distanza di |rAB| uno dall'altro. La legge di gravitazione di Newton afferma che la forza di gravità che ogni corpo esercita sugli altri è:

Per verificare la formula, si proceda nel seguente modo:
  1. si prenda un corpo avente massa uguale a 5,9737×1024 chilogrammi;
  2. lo si accosti al corpo di un uomo che ieri, al risveglio, pesava una settantina di chili, ma che qualche ora dopo si è ingozzato come un bue a casa delle sue zie paterne;
  3. si interponga fra il pianeta e l'umano una bilancia digitale Tefal
Il valore segnato dalla bilancia deve essere di 71,5 chilogrammi.

Tale valore può variare, a sèguito di una colazione provvida di liquidi, fino a 71,9 Kg, ma deve ritornare a 71,8 dopo un secondo esperimento, nel quale si verificherà l'equivalenza fra massa inerziale e gravitazionale, laddove sul corpo di massa minore (tipicamente, quattro piccoli cilindri di colore marrone, costituiti da un'amalgama di: acqua, cellule morte, fibre, grassi, sali inorganici e una lieve percentuale di proteine), oltre alla forza di gravità, agisca anche l'attrito con fluidi come l'aria o l'acqua.

Sempre in tema di accelerazioni, il livre ci racconta come, in certe zone rurali della Thailandia, si supplisca alla mancanza di gabinetti sui treni:

«i locali sono usi defecare nei corridoi del treno. Deposto un foglio di giornale a terra, si accucciano, fanno i loro bisogni, impacchettano il tutto e, con estrema disinvoltura, abbassato il finestrino, lanciano l'involucro dal treno in corsa!»

2004-12-25

 
"Science fiction, double feature".
Le Eisenia Foetida (cfr. Defecatio del 20/12) devono essere state particolarmente buone quest'anno, perché sotto l'albero c'erano ben due pacchetti per loro. Il primo è stato scartato questa mattina, non senza qualche difficoltà, e conteneva un dono di forma oblunga, simile agli insetti che si trovano all'interno delle pesche, ma più grande. Tale forbice ipertrofica era di colore marrone chiaro ed aveva consistenza pastosa dura (tipo il burro, per capirsi); l'olezzo era stato speso tutto in anticipo e la variazione di massa risultava di un solo etto.
Piuttosto deludente.
Il secondo regalo è stato scartato nel tardo pomeriggio, dopo un pranzo natalizio che ha innalzato il fuzzy-peso-Goldberg di ben due chilogrammi, facendogli raggiungere quota 72,4. Questa volta, si è trattato di un regalo più che generoso: di colore marrone scuro, esso risultava serpentiforme/pastoso all'inizio e malloppiforme/granuloso alla fine. L'aroma emanato, pur se non molto persistente, aveva il corpo e la struttura dell'afrore rilevabile nei bagni degli autogrill. Il valore finale, segnato dall'amica bilancia, è stato 71,8 Kg.

Buon Natale.


2004-12-24

 
Cacantico natalizio.
Questa notte, nella migliore tradizione Dickensiana, ho ricevuto la visita di tre spettri.
Il primo era lo spettro degli estrusi passati (le "feci", appunto), e mi ha fatto rivivere i tempi pre-dieta, quando Ciccio la mattina veniva qui a lavorare e facevamo colazione con la pizza di Roscioli inzuppata nel caffellatte, pranzando poi con pasta cacio e pepe, pecorino sardo millesimato e birra Peroni Gran Riserva. Lo stabilimento svolgeva ben tre turni di lavoro, allora, e il colesterolo rendeva i nostri animi giojosi e benevolenti.
Il secondo spettro era quello degli estrusi presenti, ed era tutto preso a registrare sul suo Palm le variazioni del fuzzy-peso-Goldberg e le caratteristiche morfologiche del prodotto. Era più magro e più in salute dello spettro che l'aveva preceduto, ma la sua allegria e la sua spontaneità risultavano leggermente appannate.
Il terzo era lo spettro degli estrusi futuri, ed aveva l'aspetto di un bambino buono ed educato. Non ha detto e non ha fatto nulla: un po' impacciato, nel suo elegante completino di velluto a coste marrone, se n'è rimasto fermo ai piedi del mio letto, sorridendo, mentre i suoi occhi mi ponevano la domanda che fino ad allora ero riuscito ad evitare.

2004-12-23

 
"Rise and shine, Lambert."
Talvolta, mi capita di svegliarmi molto presto al mattino, con la spiacevole sensazione che una forma di vita aliena abbia impiantato un suo embrione nel mio esofago e che la creatura in esso contenuta stia adesso cercando di uscire dal mio corpo per la strada sbagliata.
Oggi mi è successo di nuovo.
Erano le 5:55 AM e fuori era ancora buio. Ben sapendo, grazie all'esperienza accumulata negli anni, che l'unico modo per venir fuori da questo genere di problemi è far sì che il problema venga fuori da me, mi sono recato nella "stanza di necessità", con il mio fido palmare e una riedizione in chiave moderna dei primi episodi dell'Uomo Ragno (l'espulsione di forme di vita aliene comporta quasi sempre sedute lunghe e penosissime, che è meglio allietare con letture amene).
L'evacuazione dell'U.S.C.S.S Nostronzo è andata meglio del previsto, risolvendosi contestualmente alla prima apparizione di Goblin, ma ero talmente assonnato che ho scagliato l'alieno nello spazio profondo prima di registrarne l'aspetto e le abitudini sul diario di bordo.
Per tutto il giorno ho scandagliato il cielo alla ricerca di altre forme di vita, ma ho trovato solo la quiete interstellare. Non sapendo come rendere in HTML la quiete interstellare, chiarisco cosa c'entrassero i paperi con il Defecatio del 12 dicembre. Il brano è tratto da Gargantua e Panatagruele, nell'edizione Einaudi:
«Ma, in conclusione, affermo e sostengo che non v'è miglior nettaculo d'un papero ben piumato: purché si abbia l'avvertenza di tenergli la testa in mezzo alle zampe. E potete credermi sulla parola. Perché sentirete al buco del culo una mirifica voluttà: sia per la soavità di quel suo piumetto, che per il temperato calor naturale del papero, il quale facilmente si comunica al budello culare, e quindi agli altri intestini, risalendo così fino alla regione del cuore e del cervello. E vorrei credeste che la beatitudine degli eroi e semidei che stanno nei Campi Elisi non è già nel loro asfodelo, o nell'ambrosia o nel néttare, come raccontano queste vecchiette; ma bensì secondo il parer mio, nel fatto che si nettano sempre il culo con un papero, e tale è altresí l'opinione del nostro maestro Gian Scoto.»

2004-12-22

 
Preparazione pre-Natale.
Quest'anno ho deciso che invece di dimagrire dopo gli abusi natalizii, dimagrirò prima che i banchetti di fine dicembre compromettano la pneumaticità della mia massa gravitazionale. In quest'ottica, da qualche giorno, ho ridotto se non eliminato i carboidrati a pranzo, tant'è che il mio peso questa mattina era di soli 69,3 Kg. C'è solo un problema: riducendo le quantità di materia prima, si riduce anche la produttività dello stabilimento, lo spettro della cassa integrazione comincia a serpeggiare fra le maestranze e non è raro che il malumore sfoci in uno sciopero.
Per evitare ciò, oggi sono andato a pranzo da Sergio con mio fratello Michele. Pur avendo ordinato solo una carbonara (a testa, ovviamente) e mezzo litro di rosso, al termine del pasto ci sentivamo un po' appesantiti, così abbiamo attraversato Campo de' fiori e siamo andati a prenderci un tè digestivo nel negozio di Daniela. A quel punto, accompagnare il tè con una fetta di torta (mele io, cioccolato Michele) è risultato del tutto naturale.
Comunque.
Il mio sacrificio non è stato vano: galvanizzato dalle nuove acquisizioni societarie, il turno pomeridiano ha lavorato sodo e, intorno alle 18:00 ha portato a termine il suo penso. La scheda prodotto registra: colore marrone; consistenza pastosa fibrata, tipo muscolo; odore uguale a quello che lasciano i vecchi in ascensore.
Il mio fuzzy-peso-Goldberg-lordo (nel senso di: misurato con addosso i vestiti) varia da 73,0 a 72,7 Kg; la mia percentuale di successo a Solitario precipita a 14,74% (così m'imparo a giocare la sera tardi quando sono stanco).

2004-12-21

 
Alla faccia di Naomi Klein.
La mia giornata fecale è stata griffatissima: da un lato, il martellamento ossessivo della pubblicità di Dolce e Gabbana (quantunque il televisore fosse spento); dall'altro, l'estruso, che sembrava il logo della Nike.
Entrambi i fenomeni credo siano dovuti al fatto che ieri ho deciso di finire gli avanzi: un paio di porzioni di verza, una porzione di mischione di verdure e circa un etto di carne macinata (delle tre pietanze, era quest'ultima che mi preoccupava maggiormente: ogni volta che aprivo il frigorifero, la sentivo recitare una delle poesie dell'Antologia di Spoon River).
Per toglierli di mezzo, ho preparato uno dei miei famosi piatti "Tutto in uno": per prima cosa, ho fatto soffriggere lentamente la verza in un po' di acqua e olio; poi ho aggiunto il mischione, e quando il composto ha smesso di agitarsi, cercando di scappare dalla padella, ho versato la carne. Nel frattempo, ho cotto un avanzo minimalista di riso basmati che è stato unito al resto, in rappresentanza dei carboidrati. Non era male, specie se paragonato al coniglio cucinato la settimana scorsa dalla MPDC.
Questa mattina il fuzzy-G era sceso, pneumatico, a 69,6 Kg, ma di attività produttive, nemmeno la più vaga vaghezza. Solo dopo cena, quando già cominciavo a disperare, una sessione che in altre occasioni avrei definito deludente, ma che quest'oggi è stata da giojosi squilli di trombe e possenti salve d'artiglieria (e non solo in senso figurato), mi ha consentito di cominciare senza incertezze questo inverno 2004.
Buona notte.

2004-12-20

 
Ginnastica aerobica.
L'argomento del livre, oggi, erano i cosiddetti "cessi a compostaggio".
Insomma, pare che in alcune parti del mondo (il testo cita la Scandinavia e, in particolare, Svezia e Norvegia...) siano molto richieste delle toelette che non richiedano l'allaccio alla rete fognaria (potrebbe non esserci o potrebbe essere inutilizzabile a causa del freddo elevato) ed in cui i liquami sono "trattati" per mezzo di batteri aerobici e di "instancabili" vermi di compostaggio, nome scientifico: Eisenia Foetida.
Il sito della ditta che produce il modello citato nel livre è: www.clivus.com; se vi manca ancora qualche regalo di natale, date un'occhiata qui: www.recycleworks.co.uk; se invece non sapete cosa preparare per cena ai vostri Eisenia Foetida, potremmo proporvi un gustosissimo piatto unico: purea lasca con fibre, elaborazione di pranzo dal Pallaro (olive, melanzane, rigatoni all'amatriciana, arrosto, patate fritte, crostata di crema, vino bianco e succo di mandarino). Adeguatamente preparato, il sapido alimento assume un colore marrone chiaro molto luminoso ed emana un effluvio strutturato, di ottima persistenza.
Unica controindicazione, il processo di pre-compostaggio aumenta il fuzzy-G del sistema di quattrocento grammi, facendolo arrivare a 70,6 Kg.
Ma ne vale la pena.

2004-12-19

 
Aspetta e speta.
Redigere Defecatio subito dopo la sessione produttiva può essere un bene e può essere un male. Può essere un bene, perché le sensazioni provate e le suggestioni sono ancora vivide; può essere un male, perché un certo periodo di decantazione aiuta a stemperare entusiasmi o delusioni eccessive, e consente una testimonianza più obiettiva.
Comunque, questa mattina, c'era poco da essere obiettivi: la quantità era ai limiti dello scarso; il colore era un marrone veramente banale; la consistenza era simile a quella della crema venuta male; l'olezzo era laido e fugace.
Uniche consolazioni, il fuzzy-G che scendeva a 70,2 Kg anche in assenza di azioni correttive e un refuso (almeno, spero che sia un refuso) a pagina 122 del livre:
«Si è calcolato che in Inghilterra una persona normale produce mediamente dai 100 ai 150 litri di liquami o effluenti al giorno.»
Ad ogni modo, qualcosa dentro di me mi ha suggerito di attendere, prima di rendervi partecipi di cotanta mestozia (cfr. Campanile), e mi ha consigliato bene, perché nel tardo pomeriggio (aiutata, io credo, da quanto ingerito a pranzo nel ristorante Der Pallaro) ha preso il via una nuova seduta di lavoro, che ha riportato il sorriso sul mio volto.
Le note sul mio palmare riferiscono:
"Abnorme malloppo granuloso lasco, marrone chiaro, promanante miasmi sulfurei. Leggermente piccante."
Magari andasse altrettanto bene a Solitario!..

2004-12-18

 
Le piace Baglioni?
Accoccolàti ad ascoltare il mare
Quanto tempo siamo stati
Senza evacuare...
Sabato, pian piano, se ne va...

2004-12-17

 
Semiologia.
Avrei voluto raccontarvi della cena di ieri, a casa della MDMPDC (Madre Della MPDC), dettagliarvi le sapide orecchiette con sugo di broccoletti, il pollo crittografato e la pinolata a chiudere (vino rosso e Mirto esoterico le bevande), ma rileggendo il passo estratto dal livre, mi sono accorto di averlo giudicato con troppa benevolenza questa mattina e di dover puntualizzare un paio di cose.
Direte voi: E la scheda prodotto?
Ah, sì; la scheda prodotto. Allora: colore marrone chiaro; consistenza tipo mousse con coda fibrosa (che, non so perché, mi ricordava Alien); olezzo poliedrico, ma impermanente. Fuzzy-Goldberg in prevedibile salita: 70,7 al risveglio con variazione di 400 grammi fra le due pesate successive.
Ciò detto.

In quanti modi si può indicare il "bacino d'utenza" di un bagno pubblico? Tanti, e nemmeno uno logico:

«In alcune parti del mondo, il sesso debole è indicato con un cerchio, mentre quello forte con un triangolo capovolto.»
Io avrei fatto il contrario, ma andiamo avanti...
«In un locale di New York i simboli sono dei cani: il pointer per l'uomo ed il setter per la donna.»
E perché mai? Peraltro, le due razze non è che siano tanto differenti: una ha il pelo lungo e una ha il pelo corto, ma quanti di voi saprebbero cogliere la differenza, vedendole: (a) raffigurate in una piccola targhetta; (b) attaccata in alto su una porta; (c) in un corridoio male illuminato; (d) mentre ve la state facendo sotto?
«un altro, ma questa volta a Londra, usa bulldog e barboncino.»
Inghilterra batte America 1-0.
«Su questo stesso filone, nei circoli nautici troviamo gabbiani e boe.»
Le signore ne saranno lusingate.
«Altri tipici esempi sono le coppie oca e anatroccolo, cerbiatta e cervo»
I signori ne saranno lusingati.
«bombetta e veletta»
Tipico dei locali per integralisti musulmani.
«stallone e puledra»
Un tocco di classe ineccepibile.
«bamboccio e bambola, Barney e Wilma»
Giuratemi che, se mai vi capitasse di andare in un locale che ha Wilma e Barney sulle porte del cesso, uscite senza pagare il conto. Se vi arrestano, pago io la cauzione.
«vite e bullone»
Raffinatissimo!
«e così via, volendo all'infinito»
No, grazie. Basta così.

2004-12-16

 
Grazie, Arthur!
Non so se avete presente quelle targhe con su scritto: "In questa casa anche il cane è nervoso"; be' nel posto dove ho mangiato ieri, potevano scrivere: "In questa rosticceria anche il pappagallo è stupido". Quando ho fatto notare alla tipa dietro al bancone che la catenella con cui la bestia era legata suo trespolo si era attorcigliata intorno al trespolo stesso, costringendo il pennuto a un'attitude effacée, l'introversa creatura mi ha risposto: "Sì, lo fa lui. Si attorciglia e si libera da solo."
Ho pagato e son venuto via, che già la presenza di un pappagallo in una tavola calda avrebbe dovuto mettermi in guardia.
Psittacidi a parte, la sessione odierna non è stata eccezionale, ma completa: colore marrone con sfumature verdi; consistenza ancora pastoso-granulare; afrore liliaceo, tagliente e di buona resistenza. Il fuzzy-peso-Goldberg varia canonicamente (+-300 grammi, anche se a occhio avrei detto di più) scendendo a 70 chilogrammi netti.

L'argomento del livre mi ricorda un momento imbarazzante della serata di ieri:

«Un altro importante corredo del cesso pubblico, ovvero la maniglia con l'indicazione di "libero/occupato" venne inventato nel 1882 da Arthur Ashwell. [...] Ashwell arrivò a varie versioni di perfezionamento di questa sua idea, tanto da prevederne anche una del tutto speciale da installare nelle porte dei gabinetti delle navi, affinché neppure il rollio delle onde o un'improvvisa tempesta potessero accidentalmente far scivolare la linguetta che riportava la prezionsa informazione di libero o occupato.»

2004-12-15

 
Giochiamo a Scarabeo:

P O M E R I D I A N A
A   A                
S   R     D          
T   R O B U S T O    
O   O     R       7  
S I N C R E T I C O  
A   E     V       1  
          O          
G R A N U L A R E    
          E          
                     


2004-12-14

 
E se non gli davi il mezzo penny?.
Un po' perché era una bellissima giornata; un po' perché avevamo entrambi le gomme nuove; un po' perché lui doveva passare a vedere un negozio a Campagnano, questa mattina, io e Ciccio siamo andati a farci un giro nell'alto Lazio.
Un po' perché il negozio, erano le 13:20, non facevamo in tempo; un po' perché qualcosa dovevamo pur mangiare e allora meglio un piatto di pasta che della pizza a taglio, siamo andati al ristorante di Sonia (cfr. Defecatio 18/7/2004); tanto, ci siamo detti, prendiamo solo un primo e una bottiglia d'acqua.
Be', quasi.
Abbiamo cominciato divisi: gnocchetti al sugo di lepre (o counque un animale desueto) Ciccio, tagliatelle in bianco con cinghiale io; poi le nostre strade si sono riunite: cicoria ripassata, mousse alla castagna e caffé. Da bere, oltre all'acqua, un bicchiere e mezzo di vino rosso a testa.
Me lo potevo permettere, perché il fuzzy-G, anche in assenza di operazioni correttive, questa mattina veleggiava a latitudini pneumatiche, chiudendo con un bel 70,3 chilogrammi che abbassava di un etto il valore rilevato al risveglio e di tre etti quello precedente l'oblazione.
Morfologicamente parlando, l'estruso odierno riprendeva le tematiche affrontate nei giorni scorsi dai suoi predecessori (in pratica, pareva la finta Nutella di mia madre), discostandosene solo per le longeve emissioni olfattive, caratterizzate da un'inattesa quanto immotivata nota acida da alcolista.

«Nel XVIII secolo in Scozia c'erano uomini che passeggiavano per le strade avvolti in un grande mantello sotto il quale nascondevano un pitale di metallo. Rivolgendosi alla gente e ai passanti gridavano: "Chi mi vuol dare mezzo penny?". Pagato l'obolo, prestavano il pitale al cliente, il quale vi si poteva accucciare sopra, ben protetto dalla curiosità altrui dall'ampio mantello del "pitaiolo", che faceva da scudo agli sguardi dei curiosi.»

2004-12-13

 
Santa Lucia, il giorno più corto che ci sia.
Oggi sono andato a lavorare al mare. No, non ho ripreso a fare il bagnino: dovevo leggere una relazione e, vista la bella giornata, ho preso la moto e sono andato a leggere sulla spiaggia. Il sole è tramontato alle 16:40, inseguito da uno stormo di gabbiani, e io sono rientrato a Roma, dove mi attendevano il calore del focolare e la freddezza del ceramico (m'ero scordato la finestra aperta).
Il fuzzy-peso, che al risveglio era salito a 70,3 Kg, nel pre-fecale è stato più fuzzy del solito, comprendendo nei suoi 73,2 chilogrammi anche il mio pasto (trancio di pizza a taglio, birra e caffè) e i miei abiti. Pochi minuti dopo, una nuova pesata dava come valore 72,8 chilogrammi.
Saprebbero, i miei piccoli lettori, dire come mai?
Bravi: avete indovinato.
Quello che non potete indovinare, sono le caratteristiche del prodotto, ma ve le comunico immediatamente: colore marrone scuro; consistenza graulosa; olezzo coatto, ma sbrigativo.

La mia percentuale a solitario è l'unica nota dolente in questa gradevolissima giornata.


2004-12-12

 
Nutella fai-da-te.
Quando io e i miei fratelli eravamo piccoli, nostra madre aveva l'abitudine di prepararci una pseudo-Nutella casalinga, mettendo cacao, biscotti e non so cos'altro nel robot Braun e amalgamando il tutto con un po' di latte. Secondo lei, il molle pappone così prodotto era un valido succedaneo al noto prodotto della Ferrero, ma in realtà il clone non aveva alcuna affinità con l'originale: era più liquido, più rossastro e i biscotti triturati non si trituravano mai del tutto, riempiendo l'amalgama di briciole.
Inutile dire che.
L'estruso odierno ricordava molto la para-Nutella della mia mamma: il colore era marrone rossastro, la consistenza era pastosa lasca con microgranuli, assente l'olfattivo. Il sapore non ho avuto modo di confrontarlo, ma se qualcuno mi dicesse che la mia era più buona, non avrei difficoltà a credergli.
Il fuzzy-peso-Goldberg ci stupisce con la sua pneumaticità, svegliandosi a 69,8 Kg e tornando a questo valore dopo una variazione di soli 100 grammi.

Il livre enumera gli oggetti a cui si è ricorsi nei secoli per rimuovere dall'impastatrice i residui della "nutella":

«tratti di corda sfilacciata (antica Cina), pietre (antica Grecia, Musulmani), manciate di fieno (Romani), porri (antica Grecia), tutolo del granoturco (America rurale e Ucraina), fibre di cocco (Hawai), seta e piume d'oca (i ricchi in genere).»
E i paperi?..

2004-12-11

 
Francofoni.
Quella di oggi è stata una giornata perfetta: potrei esaltarvi, narrandovi della mattinata trascorsa in bicicletta nei boschi intorno a Marsia; potrei deliziarvi con la descrizione del pranzo, consumato in compagnia di alcuni Braticolari (formaggio, melanzane, polenta, ravioloni, tagliatelle ai funghi, arrosticini, salsiccia, abbacchio, provola alla griglia, dolcetti, amaro e caffé); potrei commuovervi, descrivendo il ritrovato piacere di passare una giornata in compagnia di mio fratello, dopo il suo lungo esilio nella terra dei fiordi; potrei, infine, sputtanare il suddetto fratello, mettendovi a parte di ciò che mi ha raccontato durante il tragitto; ma non lo farò, perché ho molto da dire sulla produzione odierna.

Questa mattina, la bilancia segnava 70,3 Kg: un valore onesto, in linea con la tendenza del momento. Niente da dire. Vado a Marsia, pedalo, mastico e torno a casa; mi peso, ed ecco la prima bella sorpresa della serata: in barba all'imbarazzante quantità (e varietà) di alimenti ingeriti, il mio fuzzy-Goldberg sale di un solo etto, portandosi a 70,4.
Bene.
Mi interfaccio peer-to-peer all'Aiace (cfr. Defecatio del 30-11-2004) ed avvio la procedura di download, scaricando sul server un file di dimensioni eccezionali. L'olentissimo malloppo ricorda molto, per colore e consistenza, i bulbosi Cerealix di cui mi sono nutrito questa mattina e promana un aroma stentoreo che non ci mette molto a colonizzare l'ambiente. L'osservo per qualche secondo, commosso, poi mi netto e mi peso.
La commozione lascia il posto all'incredulità.
Scendo dalla bilancia, le lascio il tempo di riprendersi, poi mi peso una seconda volta, ma il valore non cambia: 69,7! Fra il prima e il dopo ci sono sette etti di differenza, ovvero più di tre volte la media produttiva europea.
Mi chiedo se sia il caso di avvisare Strasburgo...

In tutto ciò, la mia percentuale di successo a Solitario è ancora del 14,88%.
Poco male.


2004-12-10

 
Il senno di poi.
È venerdi, ma per una volta, la causa del ritardo circadiano non è stata l'adonna (alfa privativo) di servizio, bensì lo stress.
Arrivata al termine di una giornata intensa, la produzione odierna mi ha fatto tornare alla mente una sapida figura di parola utilizzata nella canzone "A' casciaforte". Infatti, quantunque la consistenza fosse pastosa fittamente aggregata e quantunque il colore fosse marrone e quantunque l'olezzo si potesse definire scherzoso, l'aspetto dell'estruso era inequivocabilmente quello di un mozzone di stearica con terminale filamentoso, neanche avessi mangiato un toupet.
Poco male.
Il mio fuzzy-peso risentiva del lassismo di ieri e valeva, questa mattina, 70,8 chilogrammi.
Poco male.
La percentuale di successo a Solitario risentiva dei pensieri odierni e scendeva a 14,88%.
Poco male.

2004-12-09

 
Un piatto caldo non si rifiuta a nessuno.
Oggi sono stato a pranzo a casa dei miei genitori: come primo, spaghetti all'amatriciana; come secondo, parmigiana di melanzane; da bere Rubizzo Rocca delle Macìe.
Direte voi: e il fuzzy-G?
Tranquilli: sono tornato in bicicletta e stasera praticamente non ho cenato (un Wurstel Pollì e 33 grammi di Golia non si possono definire una cena); e comunque, ne valeva la pena: l'amariciana magari era un po' avida di pancetta, ma le melanzane erano decisamente notevoli.
Altrettanto notevole è stata, questa mattina, la sessione produttiva: colore marrone chiaro; consistenza perlopiù pastosa, ma lasca in testa e in coda; olezzo liliaceo estremamente persistente (quando sono uscito per andare dai miei, lui era ancora lì, malgrado la finestra aperta). Il fuzzy-Golberg ha variato ai limiti del pneumatico: 70,5 chilogrammi al risveglio; 70,8 dopo la colazione; 70,4 alla chiusura dei seggi.

Manco a farlo apposta, oggi Arnott esaminava i pro e i contro della defecazione in zone molto, molto fredde:

«In passato gli Eschimesi erano soliti nutrire i cani con le loro feci e poiché in inverno trovare del cibo in quelle regioni non era facile [...] i cani mostravano di apprezzare a tal punto questo cibo da mettersi addirittura sotto il loro padrone in atto di defecare, per divorare le sue feci prima ancora che toccassero terra.»

2004-12-08

 
"L'état, c'est moi".
Forse sarebbe più appropriato dire: in quale stato, sono io...
La colpa è degli Hormonauts, ché se loro ieri sera non avessero suonato qui a Roma, io non sarei andato a sentirli; e, non essendo andato a sentirli, non avrei bevuto la birra e la vodka che invece ho bevuto; e, non avendo bevuto la birra e la vodka, adesso non avrei questo accidenti di mal di testa.
Comunque.
Malgrado gli abusi alcolici (diciamola tutta, la birra non era la prima della serata) e soprattutto malgrado il panino che ho mangiato a pranzo ("pane" della Scotch-Brite, "prosciutto" Vileda, "mozzarella" Saratoga), il mio fuzzy-peso-Goldberg quest'oggi ha fatto il bravo, variando pneumaticamente da/a 70,4 Kg, con quattrocento grammi di differenza fra la pesata preventiva e quella consuntiva.
La sessione produttiva ha avuto luogo nella tarda mattinata, dopo una colazione minimalista e due tazze di tè, ed è stata quanto mai gratificante, sia dal punto di vista materiale che dal punto di vista letterario.
Ma andiamo per ordine.
Il corposo conglomerato che ho munificamente donato alla rete fognaria romana, aveva consistenza pastosa ed era di colore marrone, ma presentava inclusi fibrosi di colore più scuro, molto simili al radicchio ripassato della cena di ieri (possibile, così presto?). Esso promanava un aroma totemico con retrogusto alcolico e per quanto riguarda la quantità, se fosse ancora in vigore la tassa sugli escrementi che (dice il livre) veniva applicata nella Roma del IV secolo, mi sarei dovuto vendere la bicicletta e/o il furgone per non finire in galera.

Come estratto dal livre, avevo pensato di riportare la storia di un poveraccio, condannato alla forca durante il regno di Giacomo I (la corda non lo uccise, però gli offese gravemente la gola, e fu mantenuto in vita grazie a una terapia di clisteri), ma una nota a pagina 68 mi ha fatto cambiare idea:

«Tutte le feci espulse da Luigi XIV, re di Francia, venivano accuratamente esaminate da un medico, le cui osservazioni erano diligentemente trascritte su di un vero e proprio diario sanitario.»

2004-12-07

 
Non ne avevo nemmeno detto il nome.
È bastato il solo evocarla nel Defecatio di ieri perché lei si risvegliasse dal sonno mistico nel quale l'aveva imprigionata lo stregone Atteiluigeoemor (un discepolo - non molto fantasioso, in verità - del mago Otelma) e tornasse a molestare i miei circadiani.
Sì, "lei" è proprio lei, la pin-up Klingoniana, la donna-angelo secondo Freddy Kruger, la santa protettrice degli oppressori coloniali (nel senso del colon): Teresa, la donna di[s]servizio!
Anzi anzi, troppo bene è andata: da come si erano messe le cose, pensavo che la giornata trascorresse improduttivamente, e invece, grazie a una piccola astuzia (gargarozzata di acqua Panna gelata dopo la bistecca con radicchio), sono riuscito ad assolvere anche oggi ai miei doveri fecali e narrativi.
Anche se.
Si tratta di poca roba, ve lo dico subito: una carota e un apparecchio acustico ipertrofico, entrambi del colore sbagliato (marrone chiaro) ed emananti un olezzo tanto infantile quanto volatile; la consistenza, potrei definirla: "pastosa".
Il mio fuzzy-peso-Goldberg, bontà sua, sta lentamente riportandosi a valori pneumatici. Questa mattina, al risveglio, era di 70,7 chilogrammi. Dopo, non so.

Direte voi: e la percentuale a solitario?
Scusa, ma non era: "Dice"?
Direte voi: Dice è mio nipote, lo sostituisco finché non torna da Bergen.
Bergen, in Norvegia? E che ci è andato a fare?
Direte voi: è andato a trovare una sua amica francese.
La sua ragazza?
Direte voi: no, adesso lei sta con un italiano, ma quello giovedì parte e...
Immagino. Comunque, la percentuale è di poco sotto al 15%.


2004-12-06

 
"La radice di tutti i mali è la competizione."
Dice il livre che il cibo si intrattiene nel nostro organismo dalle 15 alle 60 ore. Per verificare quali siano i tempi effettivi del proprio apparato digerente, Arnott suggerisce di mangiare una barbabietola rossa, organizzando poi una divertente gara familiare.
Dice il livre che il colore delle feci è detrminato dalla bilirubina, un prodotto di scarto che si genera dalla rottura dei globuli rossi. Le carni rosse, pregne di emoglobina, danno feci più scure; le verdure, producono invece tonalità sul verde-marrone.
Dice il livre che il volume delle feci è determinato dalla quantità di acqua in esso contenuta; di norma si tratta del 75-80% del totale, ma se la consegna è ritardata da fattori esterni (e a me ne viene in mente uno in particolare), il pacco rimane per troppo tempo nella mailbox del colon e si disidrata, perdendo di corpo.
Dice il livre che la quantità media di feci prodotta giornalmente dagli occidentali si aggira intorno ai 100-200 grammi.
Dice il livre che l'odore delle feci è dovuto o a specifici alimenti (cipolle e aglio, per esempio) o alle maleodoranti sostanze prodotte dai batteri presenti nel nostro intestino, quando estraggono da ciò che ci piace mangiare ciò che ci serve realmente a sopravvivere.
Bene.
Se tutto ciò è vero, possiamo affermare senza ombra di dubbio che:
  1. la produzione odierna era scarsa di emoglobina e ricca di fibre;
  2. essendo ricca di fibre (che trattengono l'acqua), ed essendo stata poco nel colon visto che, grazie a Dio, oggi i fattori esterni non hanno interferito, aveva un volume di tutto rispetto;
  3. avendo il fuzzy-G variato da 71,7 a 71,3 chilogrammi, la quantità prodotta oggi è doppia rispetto alla media occidentale;
  4. l'assenza di indolo, idrogeno solforato e ammoniaca nelle emanazioni olfattive sembrerebbe indicare una scarsa collaborazione da parte degli Escherichia Coli ospitati dal mio intestino.
Resta da definire il tempo di latenza. L'idea della gara la trovo disgustosa (specie per l'arbitro), ma le barbabietole rosse ce l'ho: a cena me ne pappo una e poi vadiamo.

2004-12-05

 
Niente di nuovo sotto all'acqua.
L'associazione a delinquere fra il fuzzy-peso-Goldberg e le condizioni metereologiche continua a vanificare il miei sforzi pneumatici: al risveglio, questa mattina, l'amica bilancia segnava ben 70,8 Kg e tutto lasciava intendere che nel corso della giornata tale valore sarebbe aumentato, così, ho deciso di andare a fare un giro in bicicletta indipendentemente dalle condizioni atmosferiche.
Ho fatto bene: pioggia ne ho presa poca e la vista degli argini resi rossi dalle foglie dei platani valeva lo scivolone fatto su una viscida (in entrambe le accezioni del termine) rampa di metallo dalle parti di via ponte Risorgimento. Inoltre, i trentacinque chilometri percorsi hanno riportato il fuzzy-G sotto i settanta chilogrammi (69,8 per la precisione) anche perché, come al solito, quantunque fossi uscito per fare solo una passeggiata, a un certo punto mi sono annojato e ho deciso di scoprire per quanto tempo riuscivo a restare sopra i trenta chilometri all'ora.
Dice: e quanto riesci a restarci, sopra i trenta all'ora?
Non lo so, perché dopo un po' il contachilometri ha smesso di funzionare a causa della pioggia battente.
Comunque.
Anche l'estruso, oggi, è restato in casa più a lungo del solito, non so se per la pioggia o perché voleva vedere i gol a Novantesimo minuto. A differenza di quanto era succeso ieri, però, la sessione odierna mi ha lasciato piuttosto scontento: due carote color terra bruciata e un cucchiaio di purè come contorno; olezzo minimo e sommamente volatile.
Come cena, mi sono cucinato una frittata ripiena di passato di lenticchie: spero in meglio per domani.

Grazie a una totale dedizione, sono riuscito a riportare sopra al 15% la percentuale di successo a Solitario.


2004-12-04

 
Santa Barbara.
Anche se tardiva, la sessione odierna non mi ha lasciato insoddisfatto: giunta al termine di un pomeriggio trascorso forzatamente in casa a causa della pioggia, ha comportato la scarcerazione di circa cinquecento grammi di materia F. La consistenza del prodotto era pastosa; la viscosità appariva elevata; il colore, uniforme, era marrone chiaro. L'olezzo emanato, pur se borghese, ha dimostrato buona capacità stanziale.
Anche oggi, credo a causa della verza ripassata, la filiera ha cigolato come la porta della soffitta dov'è nascosto il cadavere in un film di M. Night Shyamalan. Che poi magari non era proprio una soffitta, ma sono sicuro che il cadavere fosse lì perché se ne sentiva l'dorore.
Il mio fuzzy-peso-Golberg, apre le danze con un 69,7 di tutto rispetto, sale a 71 netti negli attimi immediatamente precedenti il distacco dello Shuttle e scende a 70,5 al termine della missione.

La mia percentuale a Solitario si aggira intorno al 15%.


2004-12-03

 
Ribassi.
A fronte di un sensibile calo del fuzzy-peso-Goldberg, che varia pneumatico intorno ai 69,6 Kg, la produzione odierna è stata - dicamolo pure - scarsina: una carota e tre olive di colore marrone chiaro e puteolenti come una farfalla con l'alitosi.
Curioso il calo di peso, perché ieri a pranzo c'è stata riunione soci a casa di Sandro; curioso il limitato impatto olfattivo, perché ieri sera ci sono stati momenti in cui ho temuto che venissero i vicini a protestare: come avviene alle volte per le perturbazioni, ai tuoni della notte non è seguito, al mattino, alcun acquazzone. Il piumino del letto, questa mattina, galleggiava a mezz'aria, ma la cosa si è esaurita lì.

Arnott enumera le diavolerie tecnologiche che corredano o possono corredare i gabinetti moderni: sedili regolabili in altezza, tavoletta riscaldata per i climi freddi, diffusori sonori che mascherino con la musica i rumori sgradevoli e/o imbarazzanti, lampade all'ultravioletto per disinfettare, filtri per depurare l'aria (giammai!), e, meraviglia delle meraviglie, un prodotto giapponese...

«in grado di analizzare le urine, misurare la pressione sanguigna, registrare il peso e dedurne la quantità adiposa ideale del fruitore. Tutte queste preziose informazioni mediche possono essere inviate sul momento al vostro medico curante tramite un normalissimo modem.»

2004-12-02

 
E io che mi lamento degli OGM!
Ieri sera, la Sacerdotessa dell'Entropia era a cena fuori, e io non avevo alcuna voglia di mangiare per la terza volta di seguito mischione di verdure e macinato, così ho aperto il frigo per valutare le alternative: loro erano lì, rosei e trepidanti.
E gli straccetti di vitella con verza tagliata a striscioline e ripassata in padella hanno fatto il dovere loro, ché questa mattina la produzione ha ricevuto la mia piena approvazione: quantità notevole; colore nocciola chiaro; consistenza pastosa lubrica con fibre; olezzo ancora liliaceo, discretamente longevo.
Il mio fuzzy-peso-Goldberg varia in maniera anomala, credo con la complicità della bilancia: 70,7 Kg al risveglio; 70,6 dopo la colazione; valore finale, mi rendo conto adesso che non l'ho rilevato, e ormai è troppo tardi per rimediare, ché ho bevuto una tazza di tè e comunque non mi va di spogliarmi.

Dice il livre che in molte zone dell'America del Nord, le latrine erano casotti in legno che scaricavano direttamente in pozzi neri profondi un paio di metri e:

«Quando la fossa era colma veniva svuotata a mano o, più semplicemente, se ne creava una nuova, con conseguente spostamento della cabina in legno. In alcune parti del Paese era consuetudine piantare un albero da frutto laddove una fossa esaurita veniva ricoperta e chiusa. L'alberello serviva come segna posto e di norma cresceva assai rigoglioso.»

2004-12-01

 
Renda an fhaileadh.
Io, quando d'estate mi capita di pensare all'inverno, penso a giornate come questa: quelle noiose mattine di pioggia fitta e fredda, in cui andavo a scuola con la mantellina impermeabile in tela cerata (tutt'altro che traspirante) e, quando arrivavo in classe, la maestra usava le mie ascelle per spiegare la foresta pluviale.
Dice: recupero memoriale a parte, cosa vuol dire quella frase impronunciabile?
È il nome che davano i pescatori di aringhe dell'isola di Skye alle loro latrine. Significa: "il posto della puzza", e l'ho usato come incipit perché l'unico dato positivo della produzione odierna è che puzzava. Non una cosa "da far vomitare i vermi" (cfr. Ciccio Bastardo in Austin Powers - Goldmember), purtroppo, ma comunque un bell'odore di cipolla, rotondo e persistente. Per il resto, colore marrone con dominante gialla; consistenza pastosa; quantità ai limiti del poco.
Il mio fuzzy-peso-Goldberg, sempre più favorito dalla pioggia, che mi impedisce di uscire in bicicletta, varia su valori poco pneumatici: 70,9 Kg al risveglio, 71,2 dopo la colazione (malgrado abbia ridotto del 50% la razione di Gentilini); 70,8 poco prima di uscire dal renda an fhaileadh.

Come si collauda uno sciacquone? In diverse maniere:

«Nell'esibizione del 1884, la tazza della George Jennings venne riempita con dieci mele, una grossa spugna piatta, della cartaccia, alcuni frammenti di piombo e quattro pezzi di carta posti ad otturare il condotto di scarico. [...] Crapper usava grossi fiocchi di cotone e grasso, mentre un altro (qualcuno dice sempre Crapper) era solito gettare nella tazza il cappello del suo assistente, fra l'ilarità compiaciuta del pubblico.»
Meno pittoresca l'Unione Consumatori Americana, che utilizza dei modelli di feci fatti artigianalmente.

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